La Grecia ha detto sì: con 229 voti a favore e 64 contrari il Parlamento ha approvato in extremis il pacchetto di riforme chiesto dall’Unione Europea per sbloccare il piano di aiuti e il prestito ponte che permetterà ad Atene di ripagare le tranche di aiuti al FMI e il dovuto alla BCE.
Certo è che la spaccatura all’interno del partito del primo ministro è diventata ormai evidentissima e non rimarginabile: fattore che rende la Grecia particolarmente instabile dal punto di vista politico. Sarà necessario un forte senso di responsabilità per poter permettere la governabilità del paese requisito fondamentale per mantenere aperte le porte europee.
Dall’altra parte dell’Atlantico, il governatore della FED Janet Yellen al consueto appuntamento di fronte alle commissioni bancaria e finanziaria del Congresso ha sottolineato come il rialzo dei tassi avverrà durante l’anno in corso dando adito alle nostre previsioni che il primo rialzo dei tassi sia probabile già a Settembre.
Oggi la riunione di politica monetaria della BCE non dovrebbe aggiungere elementi di sorpresa all’attuale assetto monetario, ma sicuramente il tema greco sarà al centro della giornata con i riflettori tutti puntati sul presidente dell’istituto di Francoforte Mario Draghi, chiamato ora a dire la sua sulla vicenda e sui possibili sviluppi sul piano della liquidità d’emergenza e il possibile rientro di Atene nel programma di quantitative easing.
Market Movers
Alle 11:00 in Europa il dato sulla bilancia commerciale è atteso a 20.8 miliardi dai 24.9 miliardi della rilevazione precedente. L’inflazione è attesa in calo a 0.2% dallo 0.3% precedente per il dato generale, mentre la componente core è attesa in ribasso allo 0.8% dallo 0.9%.
Alle 13:45 la riunione di politica monetaria della BCE che dovrebbe mantenere invariato l’attuale assetto monetario e alle 14:30 la conferenza stampa del presidente Mario Draghi.
Alle 16:00 comparizione del governatore della FED Janet Yellen davanti al Congresso USA.
EURUSD
Prosegue il percorso al ribasso della moneta unica dopo un momentaneo stallo in area 1.10 in attesa della decisione del parlamento greco. La notizia dell’approvazione del pacchetto di riforme è stata accolta tiepidamente dai mercati valutari, così come dai mercati azionari che aprono comunque tutti in rialzo di almeno un punto percentuale contribuendo ad abbattere ulteriormente la quotazione della moneta unica nel rapporto con il biglietto verde portandola in area 1.0910 dove scambia in apertura dei mercati europei. La giornata sarà comunque molto intensa sul fronte macro e la previsione è per forte volatilità.
GBPUSD
La sterlina tiene nel rapporto con il biglietto verde dopo che le prospettive di riallineamento di politica monetaria ai due snodi del celebre “cable” sono state finalmente descritte con una certa probabilità sia dalla FED che dalla BOE. In apertura dei mercati europei il rapporto GBPUSD si mantiene stabile in area 1.5620 in attesa dei dati europei e della riunione della BCE di oggi pomeriggio.
USDJPY
Lo yen giapponese prosegue il percorso di indebolimento dopo la conferma da parte del governatore della FED Janet Yellen di un possibile rialzo dei tassi nel 2015. Il cambio USDJPY si è riportato in prossimità di area 124.0 raggiungendo così il limite superiore della banda di oscillazione in cui era rientrato la settimana scorsa. Le prospettive, anche in virtù dei recuperi dei mercati azionari asiatici, sono per una stabilizzazione in quest’area con la possibilità di un ritracciamento tecnico.