La musica si è evoluta con l’uomo e ha plasmato, nel bene e nel male, intere nazioni e popolazioni. Ogni nazione, infatti, ha il suo repertorio di canzoni e il suo bagaglio culturale per quanto riguarda la musica.
Alcuni strumenti musicali, a causa dell’evoluzione, sono cambiati drasticamente e sono mutati in qualcosa di diverso rispetto a com’erano prima, altri sono rimasti più o meno immutati e continuano a essere usati tutti i giorni in tutti i conservatori del mondo.
Uno strumento che resiste al tempo e allo spazio, e viene direttamente dal medioevo è la ghironda.
La ghironda, uno strumento musicale dal medioevo
La ghironda, uno strumento musicale dal medioevo, si compone di una cassa armonica simile a quella del liuto. La cassa serve per amplificare il suono prodotto da essa. LA ghironda è inoltre costituita da una tastiera con un gruppo di tasti che vanno da un minimo di sette a un massimo di ventiquattro. Ci sono inoltre delle corde che invece di essere appoggiate sul ponte dello strumento, sono tese sopra di una ruota.
La ghironda va suonata tenuta in grembo o a tracolla. La mano destra deve girare la ruota, mentre la sinistra preme i tasti per sprigionare il suono.
Diffusione dello strumento
La ghironda era lo strumento prediletto dalle nobildonne francesi. Questeerano infatti educate alla musica e al canto grazie a insegnati privati assunti dalla corte dove vivevano. Molte potevano scegliere se suonare il clavicembalo o la ghironda. Pare infatti che a Parigi, le dame volessero suonare solo la ghironda. Questo perché non rovinava le mani con calli antiestetici. In più, poteva essere portata ovunque, visto che aveva una custodia similare a quella del violino.
La tradizione della ghironda sopravvive oggi per le valli del piemontese e nelle valli occitane. Qui è ancora suonata e dove la diffusione dello strumento è ancora molto alta.
Capita infatti, specie alle feste di paese, di vedere suonatori di ghironda con i loro bellissimi strumenti.