La Germania senza la Merkel alla ricerca di una nuova maggioranza

Merkel

La Germania senza la Merkel cerca un nuovo leader. Dopo il voto di domenica in Germania c’è la resa dei conti in seno alla Cdu, la Democrazia Cristiana tedesca. Il partito di Angela Merkel è stato sconfitto alle elezioni di domenica scorsa con il 24,1% dei consensi mentre i socialisti spuntano il 25,7%. Ora, dopo il voto, pare che tocchi ancora a lei trovare una soluzione rapida per ribaltare la situazione. Ma deve farlo in fretta.Vediamo cosa sta succedendo  nella Germania senza la Merkel alla ricerca di una nuova maggioranza con la redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

La Borsa non cede e anzi diventa extralarge

La Germania senza la Merkel alla ricerca di una nuova maggioranza. Si apre la settimana nell’incertezza, ma senza scossoni per l’economia tedesca, neanche finanziari. La borsa di Francoforte, anzi, aumenta di taglia con l’ingresso nel listino di Porsche, Airbus e Puma. Intanto i vincitori dell’Spd celebrano la vittoria di Scholz dopo 16 anni di inseguimento. Gli altri partiti minori stanno invece preparando i muscoli per i negoziati che li porteranno al governo della Germania senza la Merkel con qualche poltrona in meno o in più.

La Germania senza la Merkel alla ricerca di una nuova maggioranza

I Verdi hanno chiuso le urne con il 14,8% dei consensi, i liberali di Fdp, con ’11,5%. L’estrema destra Afd non ha superato il 10,2% e la sinistra radicale non supera il 5%, si ferma al 4,9%. “Bisogna fare in fretta, serve un governo alla svelta, dice la ex Cancelliera. Verdi e Fdp vogliono sapere le nostre intenzioni». Ma Armin Laschet, il leader perdente senza carisma, non ci sta. Vorrebbe finalmente guidarlo lui il partito e la Germania senza la Merkel. Ma dopo il voto, cercare da solo una possibile coalizione con Verdi e Liberali, non pare cosa facile.

Mentre la stampa tedesca lo accusa di aver perso il senso della realtà, con un calo di voti pari all’8,9%, Laschet non ci pensa a dare le dimissioni, chieste a voce dal rivale di partito Röttgen, che chiede «un completo rinnovamento». Pure Markus Söder leader della Csu bavarese, parla di «chiara sconfitta». La Merkel manovra dietro le quinte perché conosce bene i segreti del Bundestag le norme della Costituzione tedesca. Il Presidente federale chiamerà all’incarico non il leader del partito che ha preso più voti, ma chi si dichiara in grado di formare una coalizione. Questo tipo di manovre, tuttavia, richiedono tempo. La ex Cancelliera vorrebbe andare in pensione, anche perché nel collegio dove vinceva da trent’anni è stata sconfitta da una candidata socialdemocratica.

Ora preoccupa l’asse con la Francia

Gli osservatori politici sono preoccupati anche per quello che succederà ora alla politica estera della Germania orfana della Merkel. Mentre i partiti cercano il giusto compromesso fra loro per governare, c’è il rischio di un forte indebolimento della leadership tedesca in ambito europeo. Il presidente francese Emmanuel Macron è pronto a cogliere l’attimo e cercare la supremazia, grazie anche alla forza della potenza militare della Francia. L’unica fra l’altro che può fornire ampie basi per la creazione di un esercito a difesa dell’Unione Europea. In attesa della formazione del nuovo governo di Bonn, Macron potrebbe giocare questa importante strategia per riconquistare la fiducia dei francesi e favorire la sua rielezione.