La forte sottovalutazione e la crescita del portafoglio brevetti fanno di ogni ribasso occasione di acquisto per le azioni Kolinpharma. Andiamo, quindi, ad analizzare in dettaglio questi due aspetti.
Se dovessimo scegliere cosa fare con Kolinpharma sulla base del fair value (calcolato con il metodo del discounted cash flow) e sul giudizio degli analisti, allora non avremmo dubbi. Il titolo andrebbe acquistato in quanto sottovalutato di oltre il 20%. La sottovalutazione, poi, sale al 50% se si va a considerarono il rapporto prezzo/utili e il Price to Book ratio.
Anche secondo gli analisti che coprono il titolo Kolinpharma c’è spazio per un forte apprezzamento.Il consenso, infatti, è comprare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 30% circa.
La forza della società, però, si esprime anche attraverso i numerosi brevetti internazionali che sta depositando. Questo dato è molto importante in quanto allarga l’offerta dei prodotti realizzati da Kolinpharma. C’è, infine, un altro dato molto importante che non va trascurato.
Nel terzo trimestre del 2021, le prescrizioni mediche relative a prodotto Kolnpharma sono state in aumento del 36% in termini di volumi (120.516) e del 42% in termini di valori rispetto allo stesso periodo del 2020. Il numero di prescrizioni è cresciuto anche rispetto al terzo trimestre 2019, mostrando un aumento del 39% in termini di volumi (112.077) e del 49% in termini di valori.
Un ottimo risultato che fa ben sperare anche per il futuro.
La forte sottovalutazione e la crescita del portafoglio brevetti fanno di ogni ribasso occasione di acquisto per le azioni Kolinpharma: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Kolinpharma (MIL:KIP) ha chiuso la seduta del 6 dicembre a 9,5 euro invariato rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
Allo stato attuale la tendenza in corso sul titolo è ribassista e punta al II obiettivo di prezzo in area 7,66 euro. Prima, però, c’è l’importantissimo supporto in area 8,90 euro che sta frenando, da due settimane, la discesa delle quotazioni. Potremmo, quindi, essere vicini a un’inversione rialzista, ma non bisogna anticipare i tempi. Qualora, infatti, si dovesse accelerare al ribasso gli obiettivi si trovano molto in basso con potenziali perdite del 50% circa.
Prestare, quindi, molta attenzione anche perché il controvalore scambiato settimanalmente sul titolo è molto basso. Stiamo parlando di circa 20.000 euro che corrispondono a circa 4.000 euro al giorno. Con piccole somme di denaro, quindi, sarebbe possibile pilotare il titolo. Si consiglia, quindi, di applicare la massima cautela in un investimento del genere.
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