La FED potrebbe quindi decidere di iniziare la riduzione del programma di acquisto già entro la fine di quest’anno o all’inizio del prossimo

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La Federal Reserve si prepara a convincere i mercati finanziari della necessità di modificare la sua politica monetaria ultraespansiva. Questo, dopo i recenti dati sull’inflazione, che hanno visto l’indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti risalire lo scorso maggio del +5,0% su base annuale, al ritmo più alto degli ultimi 13 anni. L’inflazione sta quindi rialzando la testa e, per questo motivo, la FED  potrebbe presto decidere di ridurre il suo programma di acquisto di asset pari a 120 miliardi di dollari al mese, con l’obiettivo di stimolare l’economia domestica.

I commenti di alcuni alti funzionari della Banca centrale rilasciati nelle ultime settimane suggeriscono infatti che la questione del “tapering” (riduzione graduale degli acquisti) sarà probabilmente discussa già durante la riunione del Federal Open Markets Committee di questa settimana. La FED potrebbe quindi decidere di iniziare la riduzione del programma di acquisto già entro la fine di quest’anno o all’inizio del prossimo.

Almeno cinque banchieri della FED hanno commentato pubblicamente la probabilità che queste discussioni avvengano a breve nelle ultime settimane, tra cui Patrick Harker, presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia, Robert Kaplan di Dallas, il vicepresidente della FED per la supervisione delle banche Randal Quarles e il presidente della FED di Cleveland Loretta Mester.

“Siccome l’economia continua a migliorare, e lo vediamo nei dati, e ci stiamo avvicinando ai nostri obiettivi … avremo presto delle discussioni sulla nostra posizione di politica monetaria, compresi i nostri programmi di acquisto di asset e i nostri tassi di interesse”, ha detto a chiare lettere Mester venerdì scorso in una intervista alla CNBC.

La FED potrebbe quindi decidere di iniziare la riduzione del programma di acquisto già entro la fine di quest’anno o all’inizio del prossimo.

La Banca centrale sembra quindi essere nuovamente spaccata, tra falchi e colombe. Anche se la discussione sul tapering avverrà probabilmente nella riunione del FOMC di questa settimana, l’annuncio ufficiale dello stesso non dovrebbe tuttavia essere fatto prima della fine dell’estate, o all’inizio dell’autunno, mentre la riduzione degli acquisti vera e propria dovrebbe ragionevolmente cominciare entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo.

La FED dovrebbe, in ogni caso, continuare ad acquistare miliardi di dollari di asset almeno fino al 2022, anche se ad un ritmo sempre più lento rispetto a quello attuale. In ogni caso, il quasi certo cambiamento della forward guidance e il conseguente irrigidimento della stance di politica monetaria non potrà non essere prezzato nelle attività finanziarie dagli investitori. Possibili correzioni, anche significative, del mercato azionario e un aumento dei rendimenti sovrani dei Treasuries americani, nonché un apprezzamento del dollaro nei confronti dei suoi principali pari, sono tra gli effetti ritenuti più probabili dagli analisti nei prossimi mesi.