Aprire la Partita Iva è il primo passo per entrare nel mondo del lavoro e delle attività libero professionali. L’obbligo è per chi esercita un’attività economica abituale e continuativa d’impresa commerciale, artigiana o industriale sotto forma di ditta individuale o di società, oppure come libero professionista. Negli ultimi mesi si è assistito ad una contrazione del’inizio delle nuove attività. Questa fase calante del popolo delle Partite Iva nei primi tre mesi del 2020 non è solo da ricondurre al coronavirus. Già nei primi mesi, quando l’emergenza sanitaria non era esplosa con veemenza, si era registrato un calo dell’8%.
Poca voglia di lavorare?
Il motivo del calo di aperture di Partite Iva è dovuto alla diminuzione di avviamenti in regime forfetario. Meglio ricordarlo, nello stesso periodo del 2019, si poteva approfittare dell’innalzamento del limite dei ricavi a 65mila euro. Questa agevolazione oggi non c’è.
A marzo la catastrofe
Secondo quanto riporta il monitoraggio dell’Osservatorio sulle Partite Iva a marzo c’è stato il dimezzamento dell’aperture delle Partite Iva. Per tirare le somme per il primo trimestre dell’anno, siamo a 158740 posizioni aperte con Partita Iva e si segna un dato negativo medio del 19,7%.
Chi ha aperto la Partita Iva
Ogni Partita Iva ha una sua natura giuridica: le persone fisiche sono coloro che hanno intrapreso questa strada per il 76%, il 18,6% è riferito alle società di capitali. In quote minori società di persone e altre forme giuridiche.
L’anomalia
In un cataclisma generale per ogni forma giuridica, un dato che salta agli occhi è l’aumento dell’apertura della Partita Iva da parte di soggetti non residenti in Italia. Molti ritengono che ciò avvenga per motivi legati al commercio elettronico.
Chi sono i coraggiosi
Al Nord le maggiori Partite Iva, con il Sud che supera il Centro. I liberi professionisti sono il settore produttivo che ha aperto più Partite Iva, seguiti dal commercio e dalle costruzioni.
Quale futuro li aspetta
L’emergenza del coronavirus ha massacrato le Partite Iva in vita. Questa platea attende degli aiuti e la protesta si fa sempre più numerosa e rumorosa. Fa specie il flash mob messo in scena a Sanremo. 200 possessori di Partite Iva hanno distribuito pane e cipolle. Si può fotografare così la fase calante del popolo delle Partite Iva.