La Dieta Mediterranea perché è importante? Vi siete mai chiesti l’origine e la storia della Dieta Mediterranea? E se vi dicessi che fu un americano a coniarne il termine? Lo so, è una cosa scioccante, almeno tanto quanto il fatto che il pomodoro, alla base della dieta, è di altrettante origini americane.
La Dieta Mediterranea perché è importante?
Fu uno studioso statunitense, Ancel Keys, a coniarne l’espressione. In piena occupazione da parte delle truppe naziste, attorno al 1944, decise di trasferirsi in sud Italia per approfondire la sua curiosità nei confronti dell’alimentazione italiana. La dieta mediterranea affonda le sue origini proprio nella tradizione culinaria tipica dei contadini del sud Italia.
Keys decise quindi di trasferirsi in un paesino della Campania, Pollica. Il suo obiettivo era quello di approfondire il legame esistente tra l’alimentazione e le patologie tipiche del suo tempo.
Dagli Stati Uniti al Sud Italia
La sua ipotesi di partenza era l’esistenza di una correlazione tra la scarsa incidenza di malattie cardiovascolari e l’alimentazione. In particolare, lo studioso sostenne che proprio la dieta mediterranea consente di prevenire l’avanzare della malattia. Keys interpretava la dieta mediterranea, tipica dell’ambiente agricolo nel quale si era inserito, come uno stile di vita. Da quello stile di vita deriva il benessere della popolazione.
La Dieta Mediterranea perché è importante?
L’apporto di amidi è garantito dall’abbondante ricorso al pane e alla pasta. Legumi, frutta e verdura di stagione, cereali e ortaggi, nonché l’immancabile olio di oliva per accompagnare i pasti di carne e pesce.
Il riconoscimento Unesco
Nel 2010 la firma della “Dichiarazione di Chefchaouen” ha sostenuto la candidatura della “Dieta Mediterranea” alla sua iscrizione a patrimonio mondiale culturale dell’Unesco. La sua definitiva iscrizione avviene soltanto qualche mese dopo a Nairobi, in Kenia.
Cercavate un ulteriore motivo per visitare il sud Italia quest’estate? Inutile dirlo, per la genuinità dei suoi cibi!