La crisi economica andrà ancora peggio prima di andare meglio?

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La crisi economica andrà ancora peggio prima di andare meglio?

Probabilmente sì. Non vogliamo essere dei menagrami, tutt’altro, ma l’oggettività della cosa è sotto gli occhi di tutti. Il lockdown forzato a cui il mondo sta andando incontro porta necessariamente ad una frenata dell’economia. La conseguenza diretta di questa frenata è una recessione globale. Questa recessione è già stata scontata dai mercati globali, con la loro rapidissima (anche se ingiustificata nella portata) discesa delle settimane scorse. Ma perché i mercati sono scesi così rapidamente? Semplice. Perché hanno scontato il fatto che il lockdown, ovverosia la serrata delle fabbriche, avrebbe danneggiato in modo decisamente importante l’economia. Ed i mercati sono sempre più veloci, ed anticipatori, delle tendenze economiche.

Ma quanto dovrà continuare la crisi dovuta al coronavirus prima di migliorare?

Vediamo di approfondirlo con la seguente tabella.

 

Qui sopra sono riportate le previsioni fatte dalle più importanti banche americane ed internazionali per quanto riguarda il PIL americano del primo trimestre di quest’anno, aggiornate al 27 marzo 2020. Al momento la crescita USA è al 2,1% trimestre su trimestre. Utilizziamo il PIL americano perché l’America è la nazione più ricca del mondo, faro economico e finanziario dell’intero pianeta. E “quando l’America ha il raffreddore, tutti gli altri prendono la febbre”, dice un vecchio adagio di Borsa.

Nella tabella è chiaramente riportato come sia il primo che il secondo quadrimestre saranno negativi (da qui la recessione economica). Le previsioni differiscono parecchio, come si vede, ma sono unanimi, purtroppo, nella negatività. Il primo trimestre sconta la positività di gennaio e febbraio, ma marzo è stato il mese dell’esplosione del coronavirus a livello mondiale. Quindi, impossibile che anche il primo trimestre possa essere positivo.

I motivi per cui la crisi economica andrà ancora peggio prima di andare meglio

Succederà così perché nel secondo quadrimestre le cose peggioreranno sostanzialmente, e non solo in America. Difficile, molto difficile, che si sia tornati alla normalità produttiva, a livello economico, prima di giugno. Conseguentemente, i contraccolpi sul PIL saranno sostanziali. La disoccupazione scatterà alle stelle (lo ha già fatto), e decine di milioni di famiglie avranno bisogno di denaro e soldi freschi. E le cifre americane potete tranquillamente estenderle al resto del mondo, Europa in particolar modo, dove il Coronavirus ha colpito più pesantemente che altrove.

Le misure per fronteggiare la crisi

Il governo americano ha stanziato 2.2000 miliardi di dollari di aiuti a famiglie e imprese. La FED ha tagliato i tassi di 1,5 punti ed ha dichiarato misure per 750 miliardi di dollari oltre ad un QE illimitato. La BCE ha introdotto misure per dare denaro a banche ed imprese, e per farlo arrivare all’economia reale, nella misura anch’essa di 750 miliardi, ovviamente di euro. Il FMI ha pronti 1.000 miliardi di dollari per aiutare gli stati che ne facciano richiesta.

Il mondo non sta fermo, per fortuna. I governi reagiscono, prontamente e bene, aiutati dalle banche centrali. Ed è una buona cosa perché, come abbiamo visto, andrà ancora peggio, prima che possa andare meglio.