La Cina è un colosso economico mondiale

La Cina è un colosso economico mondiale

Quando si parla della Cina vi è la totale ignoranza di questo paese, e salvo pochi esperti,  nessuno la conosce  bene.

Spieghiamo in breve il suo sviluppo economico.

Un tempo ci si riferiva alla Cina come al paese che dorme o immobile ( periodo dinastia Ching 1644-1912). Questo giudizio era nato dal fatto che quando i ribelli fondavano una nuova dinastia  questa continuava a perpetuare il vecchio sistema.  Ma non è stato così!.

La fortuna per noi occidentali è stato il grosso sviluppo delle colonie europee, in particolare di quelle americane. La creazione degli stati Uniti d’America  è stata determinante per lo sviluppo della mentalità europea e del suo predominio sul mondo.

La Cina: un Paese già avanti da tanto

In Cina le fotocopie esistevano già da secoli basta andare a Xian a vedere le famose stele per rendersene  conto. Marco Polo lodava la tecnologia cinese, avevano il gas, la bussola, la carta moneta,  reti di comunicazioni efficienti e un sistema creditizio da fare invidia ai banchieri fiorentini del medio evo. Fino al XVIII secolo la Cina superava l’Europa in tutto, anche nei libri stampati, solo in un campo era arretrata: quello militare. La rivoluzione militare europea che ha permesso all’Europa di dominare il mondo  è avvenuta a causa delle innumerevoli guerre che si sono succedute dal 1494 – 1648  e poi fino al 1815 con la caduta di Napoleone.

Anche nelle esplorazioni oceaniche la Cina ci aveva preceduti basta vedere le Imprese dell’Ammiraglio Eunuco Zheng – He  (1371-1434) : con le sue navi 20 volte più grandi di quelle portoghesi aveva raggiunto il corno d’Africa e quasi tutti i paesi asiatici, costringendoli a pagare un tributo all’Imperatore.

Per nostra fortuna una cricca di palazzo lo  mise fuori gioco e le sue grandi navi furono lasciate a marcire nei porti.

Intanto in Europa

Mentre in Europa ed in America iniziava la rivoluzione industriale, in Cina cosa accadeva in questo periodo sotto la  Dinastia  Ming ( 1368-1644)  e poi  Ching dal lato dello sviluppo economico?

L’impero cinese che aveva più risorse degli occidentali dopo aver raggiunto un livello elevatissimo di sviluppo a causa delle sue ingenti risorse cadde  in quello che gli economisti  chiamano la” Trappola dell’equilibrio ad alto livello”.

Ovvero una grande tecnologia ad alto livello ( per l’epoca) era controbilanciata da un flusso circolare produzione/consumo che scoraggiava l’investimento industriale ed in particolare nelle  nuove tecnologie.

Il primo elemento di questa trappola economica  era l’enorme abbondanza di forza muscolare umana che rendeva antieconomico l’uso delle macchine a vapore. L’altro la scarsa disponibilità di capitale da destinare ad investimento.

La ricchezza di capitale

In Cina vi era più capitale che in Europa ma questo era “immobilizzato” ed utilizzato per scopi futili. Si pensi all’oro   nei grandi templi, i gioielli, le statue devozionali.  Bastava solo rendere produttive queste ricchezze che erano improduttive.

Per noi occidentali è stata un fortuna che per mezzo secolo la Cina sia stata occupata a risolvere problemi interni, guerra civile, rivoluzioni, compresa quella culturale. Altrimenti lo sviluppo economico di oggi  sarebbe stato raggiunto molto prima.

E’ bastato  eliminare i  freni che la tenevano ferma per far partire  il suo sviluppo economico straordinario e portare la Cina ad essere un colosso economico.

La Cina è bene ricordarlo è un paese dai grandi numeri, un colosso economico mondiale

Questo sviluppo, almeno nella fase iniziale, è  stato determinato  dalla grande abbondanza di lavoro a basso prezzo. Oltre a nessun vincolo amministrativo o ambientale e l’appoggio  economico e finanziario statale sottoforma di dumping fiscale.

Inoltre sindacati compiacenti e forze politiche  locali super accomandanti, che subivano le indicazioni della struttura centrale, hanno favorito le capacità imprenditoriali presenti.

Un aiuto statale non da poco. 

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