La Cina avanza

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Lo yuan entra finalmente nel superpaniere del Fondo Monetario Internazionale come SDR (Special Drawing Rights). Ad annunciarlo ieri è stato proprio il direttore del FMI Christine Lagarde che corona così un sogno a cui i riformatori cinesi lavoravano da diversi anni. Dopo un primo parere negativo nel 2010, il consiglio direttivo del FMI aveva espresso finalmente parere favorevole quest’anno. La divisa cinese entrerà di prepotenza a far parte del paniere delle valute di riserva del FMI con un peso pari al 11%, quasi completamente a scapito dell’euro. Se infatti il peso del biglietto verde rimarrà invariato al 42%, quello dello yen scenderà dal 9% al 8% e la sterlina dal 11% al 8%, la moneta unica sarà quella più penalizzata con una discesa dall’attuale 37% al 31%. I fattori che hanno portato a questa decisione sono ovviamente legati alla performance dell’euro oltre alle prospettive di politica monetaria della BCE che, sempre secondo gli analisti, continuerà ad essere espansiva fino al 2018, un anno prima della scadenza del mandato dell’attuale presidente Mario Draghi.



Tuttavia, le notizie in Europa continuano a rassicurare circa la ripresa del Vecchio Continente. Germania e Italia sembrano aver trovato la loro capacità di trainare i fondamentali dell’eurozona con dati sul PMI manifatturiero che sorprendono in positivo e soprattutto con rilevazioni sul mercato del lavoro che fanno ben sperare per la solidità della ripresa. La disoccupazione cala in Germania per la prima volta al 6.3%, mentre l’Italia fa registrare un miglioramento ulteriore al 10.7%, ma rimanendo comunque molto alta.

I dati sull’inflazione a livello nazionale usciti in questi ultimi giorni non sono stati particolarmente incoraggianti, segnale che il dato aggregato di domani potrebbe deludere le attese, anche se le previsioni della dinamica dei prezzi sul medio periodo continuano ad assestarsi in miglioramento. Una situazione che si tradurrà in un lavoro non facile per il presidente della BCE Mario Draghi che sarà giovedì alla prova della riunione di politica monetaria.

 

Market Movers

02:00 Cina PMI Manifatturiero cons. 49.8 prec. 49.8

02:00 Giappone Discorso Kuroda (BOJ)

02:45 Cina PMI Manifatturiero Caixin cons. 48.3 prec. 48.3

04:30 Australia Riunione politica monetaria RBA cons. 2.00% prec. 2.00%

10:00 Eurozona PMI Manifatturiero cons. 52.8 prec. 52.8

10:30 Regno Unito PMI Manifatturiero cons. 53.6 prec. 53.6

11:00 Eurozona Disoccupazione cons. 10.8% prec. 10.8%

14:30 Canada PIL m/m cons. 0.1% prec. 0.1%

16:00 Stati Uniti PMI Manifatturiero ISM cons. 50.5 prec. 50.1

 

EURUSD

La giornata di contrattazioni in Europa si apre all’insegna dei rialzi per la moneta unica che torna in area 1.06 nel rapporto con il biglietto verde dopo una fase di lateralità tra 1.0550 e 1.06. Complici i buoni dati europei su comparto manifatturiero e occupazione che vedono ancora una volta Italia e Germania come traino del Vecchio Continente, il rapporto tra EURUSD sembra ancorarsi saldamente verso quota 1.06, recuperando terreno in vista della riunione di politica monetaria della BCE di giovedì, dove Draghi presenterà le misure di ulteriore stimolo all’economia comunitaria che sembra dare nuovi segnali di ripresa. Le prospettive per la giornata di oggi saranno per un consolidamento dell’euro in area 1.06 con la possibilità di un avanzamento soprattutto nel caso il comparto manifatturiero statunitense non centri le stime. La fase di risalita però andrà a scontrarsi con lo shock di ulteriori stimoli da parte della BCE che, secondo le stime, non contribuirà in maniera eccessivamente marcata al deterioramento delle quotazioni in quanto il mercato già sconta una presa di posizione netta dell’istituto di Francoforte.

 

GBPUSD

La sterlina inglese è in altalena dopo aver toccato i minimi in area 1.4980 si è riportata questa mattina sopra quota 1.5110 salvo stornare fino a 1.5080 dove scambia in queste prime battute di contrattazioni in Europa per effetto dei dati macro non particolarmente brillanti provenienti da oltremanica. Il percorso della sterlina è comunque segnato da fasi di accelerazione e consolidamento, lateralità che potrebbe svilupparsi nella giornata di oggi proprio a tra area 1.5050 e 1.51.

 

USDJPY

Sessione asiatica altalenante per la divisa nipponica che dopo la fase di lateralità della serata di ieri, si è aperta in forte rialzo per lo yen che è passato da 123.20 fino in area 122.60 sull’onda dei dati macroeconomici incoraggianti provenienti dal Sol Levante. Tuttavia la sessione europea ha contribuito ad un ridimensionamento della forza della divisa giapponese che si è riportata sopra quota 123.0 nel rapporto con il biglietto verde. È stato favorito comunque il mercato azionario con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che guadagna il 1.34% riportandosi sopra 20000 punti.

Emanuele Rigo

Ava Trade