Già durante il 2020 avevamo annunciato che nel 2021 il petrolio poteva superare la soglia degli 80 dollari e lanciarsi verso i massimi storici. a chiusura di gennaio ci dirà se il petrolio raggiungerà a breve gli 80 dollari oppure se ci sarà un ritracciamento prima dell’esplosione rialzista verso gli obiettivi indicati.
La settimana appena conclusasi ha visto un andamento moderatamente rialzista prima di assistere a un tracollo durante la seduta di venerdì 15 gennaio. Questa repentino cambio di direzione ha la sua origine in Cina. Il colosso asiatico, il motore globale della crescita della domanda di petrolio, sta lottando, quando sembrava esserne uscito, contro le nuove epidemie di COVID e i blocchi in varie regioni del paese hanno portato a una inevitabile riduzione della mobilità delle persone.
Da questo si capisce come il futuro del prezzo del petrolio dipenderà fortemente da come evolverà la nuova ondata di Covid 19 in Cina.
La chiusura di gennaio ci dirà se il petrolio raggiungerà a breve gli 80 dollari: i livelli da monitorare secondo l’analisi grafica
Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 15 gennaio a quota 52,36 dollari in ribasso del 2,26% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,23% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame settimanale
La settimana appena conclusasi ha visto la conferma della rottura del primo ostacolo (area 48 dollari) lungo il cammino che porta al I obiettivo di prezzo in area 70,4 dollari. Il primo step di conferma dello scenario rialzista c’è stato e si guarda al futuro con animo più sereno. Qualora il rialzo dovesse andare oltre il I obiettivo di prezzo le quotazioni si dirigerebbero verso area 107,6 dollari, prima, e 144 dollari poi. Ci sono, quindi, tutti i presupposti per il raggiungimento dei massimi storici. D’altra parte tutti gli indicatori (BottomHunter e Swing Indicator) sono saldamente rialzisti.
Quando uscire dalla posizione rialzista?
Nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 48 dollari la proiezione rialzista andrebbe accantonata

Petrolio: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione
Time frame mensile
Nulla da aggiungere a quanto scritto settimana scorsa
Anche in questo caso la tendenza in corso è rialzista, ma le quotazioni potrebbero essere giunte a uno snodo molto importante. Come si vede dal grafico, infatti, i prezzi sono a contatto con la resistenza in area 53,54 dollari (II obiettivo di prezzo). Potremmo, quindi, assistere a una fase di rallentamento del rialzo che potrebbe anche portare le quotazioni in area 44,75 dollari. Questa fase, fino a quando le quotazioni rimarranno sopra area 44,75 dollari, non deve preoccupare. Potrebbe, infatti, rappresentare un’ottima opportunità di acquisto in ottica raggiungimento dei massimi storici.

Petrolio: proiezione rialzista in corso sul time frame mensile. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione