In questo terzo millennio dove la tecnologia è diventata il mantra e la consapevolezza il modello di agire, non possiamo più fare a meno di considerare tutta una serie di cose che ci riguardano direttamente. Soprattutto quando si tratta di cibo, stiamo sempre più attenti a fattori che possono o meno incidere sulla nostra salute. Ci preoccupiamo di mangiare sempre prodotti di stagione come frutta o verdura, cercando di evitare quelli surgelati e confezionati in busta. Ma evitiamo anche alcuni cibi che possono incidere direttamente su alcune patologie specifiche, come aumento di colesterolo o glicemia, che possono ingrossare il fegato o che possono creare scompensi generali al nostro metabolismo.
L’importanza della dieta mediterranea
Abbiamo capito che, con parsimonia, si può mangiare tutto. Ciò che definisce una spia per il nostro corpo sono spesso le quantità di quello che ingeriamo. E anche da dove viene quel prodotto in particolare. Per un’alimentazione sana l’ideale sarebbe rifarsi ai piccoli consumatori della nostra città. Prediligere panetterie, pescherie, macellerie piccole con prodotti scelti. Il risparmio ovviamente non è assicurato, ma per il nostro corpo potremmo anche investire qualche euro in più. La dieta mediterranea, per la sua verità nell’alimentazione, è considerata una delle più sane e sostenibili al Mondo.
La carne potrebbe far male non solo alla nostra salute ed ecco dove sarebbe meglio comprarla per avere sempre prodotti buoni e di qualità
La carne, per esempio, è un alimento che piace a moltissime persone, che non possono e non riescono a farne a meno. Ma, al contrario del consenso comune, è sbagliato anche eliminare completamente carne rossa o bianca perché comunque è fonte di molte proprietà benefiche. Se pensiamo alla carne di pollo, ci vengono subito in mente il fatto che possa avere benefici per chi soffre di colon irritabile o pressione e colesterolo alto. Allo stesso tempo, però, bisognerebbe tenere in considerazione il fatto che la carne, nella sua totalità, non è affatto un alimento sostenibile. Soprattutto quelle che provengono dalle grandi distribuzioni. Gli allevamenti intensivi sono responsabili della produzione di 14,5% delle emissioni globali di gas serra. Quindi si tratta del cambiamento climatico che stiamo vivendo proprio ora. Questo provoca non solo innalzamento delle temperature, ma anche erosione del suolo, inquinamento di acqua e aria e deforestazione.
L’impatto maggiore è generato dalla produzione di carne di manzo. Addirittura, supera in tutto e per tutto l’inquinamento provocato dalla produzione di latticini, carne di maiale, pesce, uova o pollo. Ma questo non significa rinunciare del tutto alla carne di manzo. Significa che, per il nostro benessere presente e futuro, dovremmo comprare meno prodotti di cui non abbiamo certezza assoluta sulla provenienza. Meglio scegliere invece carni di qualsiasi genere, che però provengono da allevamenti meno intensivi, da piccoli pascoli magari delle campagne vicine a noi. La carne potrebbe far male non solo alla salute del nostro organismo, ma anche a quella dell’intero ambiente che ci circonda. Per questo sarebbe meglio fare molta attenzione a dove la acquistiamo.
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