La cannabis terapeutica punta a Piazza Affari

Cannabis

È il primo fondo del settore a quotarsi in Borsa ed è già presente sui mercati di Londra e Francoforte. Il Medical Cannabis and Wellness UCITS ETF tenta la scalata anche sulla Borsa italiana e punta dritto a Piazza Affari per essere negoziato. Il suo debutto nelle Borse europee è piuttosto recente, il 22 gennaio a Londra e il 14 febbraio a Francoforte. Proseguono ormai da diversi anni gli studi sul ruolo terapeutico di alcuni principi presenti nella cannabis che hanno effetti principalmente miorilassanti ed ipnoinducenti.

La crescita sui mercati

Attualmente non si conosce ancora la data in cui il settore verrà quotato a Piazza Affari. La proposta è stata lanciata contestualmente in diversi paesi alcuni dei quali l’hanno già accolta come già detto. Si tratta del primo fondo di investimento Etf dedicato alla cannabis in tutta Europa ed è promosso dalla compagnia canadese Purpose Investments. Il fondo raccoglie le quote di tutte le società che si occupano del business legato al settore. Si tratta di produttori, fornitori di materia prima e di attrezzature per la lavorazione, fino alle aziende che investono in prodotti a base di cannabis terapeutica.

All’altro capo dell’Oceano il business legato alla cannabis terapeutica è già fortemente consolidato. Difatti, in Usa e Canada i titoli hanno registrato incassi di grande rilievo, a parte le ultime oscillazioni legate alle vicende contemporanee. Il mercato cresce e continua a svilupparsi e lo confermano anche i dati di Markets & Markets. Nello scorso 2018 il business della cannabis aveva registrato un valore globale di 10,3 miliardi di dollari ed una previsione di crescita straordinaria. Il problema del rallentamento in Europa è legato alle normative dei diversi paesi e alle limitazioni produttive. Ma l’ingresso in Borsa potrebbe determinare nuovi scenari per il prossimo futuro.

La cannabis terapeutica punta a Piazza Affari, quali sono i suoi impieghi?

La cannabis terapeutica o Cannabis Medicinale, indica l’impiego in medicina di alcune sostanze presenti nella suddetta pianta. In natura esistono numerose varietà di piante che presentano particolari caratteristiche di sostanze terapeutiche. Le più note sono flavonoidi, terpeni e cannabinoidi. In Italia non tutte le varietà di piante sono prescritte e questo dipende dai vincoli normativi fissati. Ad oggi, l’uso medico prevalente riguarda l’intervento per controllare spasmi, dolori ed aumentare il l’appetito. Dati i suoi effetti positivi, la cannabis terapeutica viene utilizzata per patologie come: Sclerosi Multipla, dolore oncologico e cronico, Sindrome di Tourette e cachessia in anoressia, HIV e chemioterapia. Ad oggi la cannabis terapeutica punta a Piazza Affari e nel breve termine si avranno notizie sull’approvazione o meno del suo ingresso nella Borsa italiana.