La Borsa italiana inizia a scaldarsi in previsione del recupero del terreno perduto nelle ultime settimane. Noi crediamo che tutte le perdite saranno riassorbite, anche se i tempi non saranno brevi. Ma una rondine non fa primavera e il rialzo della mattina del 3% è certamente spinto anche dagli acquisti di chi nei giorni scorsi ha venduto allo scoperto. I giocatori al ribasso devono ricomprare per consegnare e quindi il rimbalzo di oggi è fisiologico
Solo un rimbalzo o inizio del recupero?
La Borsa italiana inizia a scaldarsi pronta al recupero, oppure questo è solo un rimbalzo? Entrambe le cose. Il ribasso è forse finito, difficile che la discesa possa continuare nel breve ma meglio procedere per step. A 18mila punti l’Ftse Mib, l’indice dei maggiori 40 titoli, ha ceduto oltre il 27% dai massimi di febbraio a circa 25.400 punti. Una caduta importante accentuata dal fatto che si è concentrata in poche settimane. Quindi è logico che prima o poi arrivasse la seduta del rimbalzo. La convinzione è che sotto 18mila non si scenda più, da qui si può solo salire ma è meglio attendere le dovute conferme e che i segnali siano convalidati.
Se fosse solo un rimbalzo nelle prossime sedute l’indice di Piazza Affari tornerebbe e scendere, non ai ritmi delle ultime sedute, magari in modo frazionale, ma scenderebbe.
La Borsa italiana inizia a scaldarsi: attenzione a questi segnali
La sensazione è che i ribassisti paghi dei guadagni stiano uscendo dal mercato. Ma non basta, perché il mercato salga occorre che arrivino gli acquisti, i grandi investitori istituzionali, come fondi e assicurazioni. Prima o poi torneranno, l’incognita è se prima o poi. Non lo possiamo sapere, ma possiamo stare attenti ai segnali di conferma che a Piazza Affari si torna a salire. Prima di tutto, due chiusure giornaliere consecutive del Ftse Mib sopra i 19mila punti. E il recupero dei bancari, in special modo di Unicredit (MIL:UCG) e Intesa Sanpaolo, perché i bancari hanno un peso fondamentale sul paniere. Senza gli acquisti su questi titoli, Piazza Affari non si muoverà, o lo farà con scarsa convinzione. Per Unicredit diventa importante il ritorno sopra i 9 euro per Intesa Sanpaolo sopra i 2 euro.
Di giorno in giorno seguiremo le sorti.