Con la prima seduta della settimana Piazza Affari mette a segno la quattordicesima chiusura consecutiva al rialzo. Anche se rispetto alle precedenti questa ha avuto un progresso molto più contenuto. Un progresso minimo che comunque ha permesso al listino milanese di essere il migliore in Europa.
Ma se la Borsa italiana è da record, l’economia reale fa paura. Vediamo il perché
Quattordici sedute al rialzo: è record
La prima giornata della settimana della Borsa di Milano è stata abbastanza tranquilla. L’indice Ftse Mib (INDEX-FTSEMIB) ha ballato attorno allo zero per poi chiudere in rialzo dello 0,22% a 20.231 punti, più o meno dove aveva chiuso venerdì. Ma i fattori di interesse sono molteplici.
Il primo riguarda soprattutto il settore azionario che è stato protagonista assoluto della giornata e che lo è da qualche seduta: il settore bancario. Nella classifica dei dieci migliori titoli di oggi tra le blue chips 6 sono banche. La migliore è stata Bper banca che ha guadagnato il 5,4%. Unicredit ha guadagnato il 4,2%, Mediobanca il 3% e Banca Mediolanum il 2,7%. In rialzo più contenuto Intesa e UBI Banca con un progresso attorno al 1,7%.
Il rialzo del settore bancario è stato accompagnato da un calo dello spread. Il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi ha chiuso a 170 punti ed è più o meno stabile da qualche giorno. Questo spinge gli acquisti delle azioni bancarie che sono imbottite di titoli di Stato, ma che con lo spread in calo sono meno rischiose.
La Borsa italiana è da record, l’economia reale fa paura
Il terzo fattore interessante sono i volumi. Per la quarta seduta consecutiva il controvalore di scambio complessivo dei 40 maggiori titoli di Piazza Affari è in crescita. Ciò che significa che c’è un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali per le azioni della Borsa italiana. Interesse confermato dal fatto che oggi Piazza Affari è l’unica Piazza tra le principali in Europa che chiude in positivo. Il tedesco Dax ha perso lo 0,4%, Parigi ha perso lo 0,2% e Londra lo 0,2%.
I volumi in crescita sono un interessante segnale perché indicano che il rialzo del listino italiano si sta consolidando. Nonostante l’economia reale continua a dare segnali pessimi. l’Istat, secondo gli ultimi dati, prevede un calo del Pil per quest’anno del 8,3% è una ripresa parziale nel 2021 del 4,6%. E segnali preoccupanti arrivano anche dall’occupazione, in forte calo