La BCE spinge Piazza Affari solo per mezz’ora e quando arriva Wall Street cambia la musica.
Borse immobili oggi. Un po’ perché attendevano le decisioni della BCE. Un po’ perché gli operatori dopo il rialzo di ieri, sono rimasti alla finestra a capire se fosse rialzo vero. In realtà l’unico faro che per ora guida i mercati è un altro.
Purtroppo la BCE spinge Piazza Affari solo per mezz’ora e quando arriva Wall Street cambia la musica. Vediamo cosa è accaduto oggi, grazie all’analisi dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.
La BCE spinge Piazza Affari solo per mezz’ora e quando arriva Wall Street cambia la musica
Ancora una seduta a doppia faccia per i mercati europei. Dopo una apertura guardinga, le Borse hanno iniziato a salire, scommettendo su notizie importanti provenienti dalla conferenza stampa della Presidente della BCE. E le notizie positive sono arrivate. Christine Lagarde ha annunciato un terzo trimestre di forte crescita per l’economia europea.
La dichiarazione ha messo il turbo alle Borse, in particolare a Piazza Affari, che dalle 15:00 ha iniziato a impennarsi. I prezzi dell’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), sono arrivati a un passo dalla soglia dei 20mila punti. Ma poco dopo le 15:30 hanno iniziato la discesa. Perché? Perché dopo l’apertura, la Borsa americana ha iniziato a scendere e le Borse europee hanno fatto altrettanto.
Wall Street continua a essere il faro delle Borse.
Bancari in evidenza con BPM che vola
Nelle ultime due ore di contrattazione, Piazza Affari si è rimangiata completamente i guadagni messi a segno nella prima parte della giornata. Ad un certo punto l’indice è andato anche in negativo. Al termine della seduta ha chiuso a 19.820 punti, in lieve guadagno dello 0,2%.
Ma oggi è stata la seduta dei bancari. È letteralmente volato Banco BPM, che ha guadagnato oltre il 7%. Mediobanca è salita del 4%, Unicredit dell’1,2%.
In particolare, Banco BPM è schizzato verso l’alto, chiudendo sui massimi a 1,50 euro. Era da luglio che i prezzi non salivano così in alto. E adesso sono a un passo dal massimo del 21 luglio, a 1,56 euro. Il superamento di questo livello potrà aprire la strada a una nuova fase rialzista. Di contro un ritorno sotto la soglia di 1,45 euro, riporterà i prezzi verso 1,40 euro.
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