La BCE comprerà anche obbligazioni societarie al livello spazzatura?

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Secondo le indiscrezioni raccolte da una nota agenzia di stampa finanziaria britannica la BCE comprerà anche obbligazioni societarie al livello spazzatura. Meglio, secondo quanto riportato dal network inglese il board BCE avrebbe incaricato una parte dei suoi economisti di approntare un piano di fattibilità al riguardo. La decisione, laddove venisse adottata, sarebbe il secondo tassello a venire meno in seno allo statuto BCE. Il primo, lo ricordiamo, è stata l’abolizione del divieto di acquistare titoli governativi del livello junk.

Perché una simile ipotesi è allo studio?

Tutto è più o meno collegato a una precisa circostanza, ossia al rischio che una o più delle agenzie di rating declassi a livello junk, spazzatura, il debito di uno degli Stati facenti parte dell’UE. In questo caso infatti potrebbe succedere che una simile sorte si abbatta sul rating delle aziende “più deboli” (in termini di rating) di quel Paese. La conseguenza finale per un’eventuale impresa declassata al livello junk sarebbe simile a quello del suo Stato sovrano di appartenenza. Ovvero pagare molto sopra la media il denaro raccolto a prestito mediante emissioni obbligazionarie. In un periodo di forte crisi economica, un simile scenario sarebbe identico a “un piovere sul bagnato”, quindi da evitare. L’istituto guidato da Christine Lagarde, per quel che gli concerne, pare quindi abbia dato mandato ai suoi esperti di analizzare il caso. E di approntare un’adeguata analisi costI-benefici conseguente a una possibile decisione di acquistare titoli “junk corporate”.

Cosa rischia la BCE?

Questo eventuale “passaggio di mano” del rischio (dal mercato all’Istituto di Francoforte) ha inevitabilmente i connotati della coperta corta. Nel senso che sì, è vero che l’adozione di una simile misura sarebbe una manna dal cielo per le aziende più colpite dalla crisi e quindi più a corto di denaro. E che in questo modo ricorrerebbero al debito a costi molto più bassi di quel che in altri tempi avrebbero pagato. Ma dall’altro aumenterebbe l’esposizione al rischio della BCE, che andrebbe a mettere in portafoglio altri titoli junk. Non sarebbe infatti da escludere a priori la possibilità che una parte (seppur marginale) di esse dichiarasse fallimento. Un simile evento avrebbe poi la conseguenza di esporre la BCE sotto un fuoco incrociato di critiche. Una piccola riprova la si è avuta nell’ottava appena chiusa quando la Corte costituzionale tedesca si è pronunciata in merito all’operato BCE. Ossia riguardo al suo programma (considerato “esagerato” dalla Corte di Berlino) di acquisti da 1.100 mld di euro.

La situazione Oltreoceano? Già archiviata

Non è mistero né sarebbe la prima volta che ciò che serba in mente la BCE la sua omologa Oltreoceano, la FED, lo abbia già reso realtà. Era infatti il 22 marzo scorso quando la FED dichiarò al mercato che sarebbe passata all’acquisto anche di corporate bond poste al livello junk. Quindi, anche sulla scorta di tale decisione già presa a Washington non sono poche le “pressioni” che si fanno nell’UE affinché a Berlino se ne imiti la misura.

Al momento, tuttavia, il dossier ha solo i connotati dell’ipotesi sul campo, ovvero la BCE comprerà anche obbligazioni societarie al livello spazzatura? Seguiremo da vicino la faccenda e ne studieremo gli sviluppi.