La banana potrebbe aiutare a ridurre l’ingrossamento della prostata mentre pesce, caffè e altri alimenti potrebbero nuocerle

prostata

Spesso abbiamo parlato di prevenzione e ci siamo spesso focalizzati su quella femminile. In questo articolo, per esempio, abbiamo elencato i test che ogni donna dovrebbe fare prima dei 30 anni. Ma non riguarda solo il genere femminile. Infatti, la mappatura dei nei è consigliata anche per gli uomini, soprattutto se si notano anomalie nella forma e cambiamenti di colore sospetti. Oggi, in merito alla prevenzione, parliamo di un importante test che dovrebbero fare gli uomini al compimento dei 40 anni. Ovvero l’esame della prostata.

La prevenzione è importante

Molti pensano di non aver bisogno di controlli medici specifici soprattutto riguardanti la prostata. Ma alcuni sottovalutano anche i più banali campanelli d’allarme. Per esempio, uno tra i sintomi più visibili è trovare nel sangue nelle urine, sentire dolore e soprattutto estrema frequenza di andare in bagno. Anche il flusso intermittente dell’urina potrebbe essere un segno di qualche problema alla prostata. Di base, però, per chi non ha questi sintomi e nessuna familiarità con patologie particolari legate alla prostata, 40 anni sembrano l’età migliore per iniziare a fare prevenzione. Gli uomini con più di 50 dovrebbero sottoporsi a questo controllo ogni anno. Per la fascia 45-50 solo nei casi in cui ci siano stati episodi in famiglia di tumore. E per i minori di 40 è strettamente necessario fare il controllo solo in caso di familiarità.

La banana potrebbe aiutare a ridurre l’ingrossamento della prostata mentre pesce, caffè e altri alimenti potrebbero nuocerle

La prima regola è, come abbiamo visto sopra, effettuare i controlli in base all’età anagrafica. Seguire un adeguato stile di vita evitando alimenti come la birra, le spezie, pesci grassi come anguilla, tonno, molluschi, frutti di mare e crostacei. Anche il cioccolato non è indicato in grosse quantità. Per una dieta sana è preferibile mangiare cibi con sostante antiossidanti. Ovvero tutto ciò che contiene vitamina C (come cavolfiore, kiwi e peperoni), E (olio di oliva), selenio e zinco (contenuto in carni e frutta secca) e manganese (come cereali integrali, tè nero). Avere una vita di coppia attiva e costante è anche questo utile per evitare infezioni, così come la regolarità intestinale. Infine, si dovrebbero evitare sport su due ruote come biciclette, moto o scooter.

Ecco in cosa consiste l’esame della prostata

Quindi la banana potrebbe aiutare a ridurre l’ingrossamento della prostata, così come è importante bere 2 litri di acqua al giorno e praticare sport. Ma per quanto riguarda gli esami? In cosa consiste esattamente l’esame in questione? Il medico ha necessità di fare una diagnosi completa e, per questo, si tende a partire con tre esami. Il primo consiste in un prelievo di sangue con lo scopo di verificare il livello di PSA, una proteina prodotta dalle cellule della prostata. Valori sballati potrebbero indicare un ingrossamento.

Il secondo esame consiste in una esplorazione della prostata manuale, ma per quanto potrebbe risultare fastidioso dura solo pochi minuti. Ha lo scopo preciso di identificare presenza o assenza di carcinomi anche precoci.

Infine, l’ecografia prostatica, che consente di avere delle immagini dal vivo dell’organo. L’urologo valuterà se è necessario procedere con l’esame successivo o meno. Vero è che più si va avanti con l’età, più è consigliabile effettuare controlli più specifici.