Nelle ultime settimane, dopo i massimi di inizio agosto, l’oro è intrappolato tra un dollaro forte e il pericolo Covid-19 che incombe sull’economia mondiale. Solo in questo modo si spiega lo stretto trading range che ne caratterizza le quotazioni durante le ultime settimane.
Da una parte, infatti, il dollaro forte spinge verso un oro debole. Dall’altra le paure sui mercati globali tenderebbero a rafforzarlo. Prese nella morsa di queste due forze opposte, le quotazioni del metallo prezioso rimangono sostanzialmente ferme.
Cosa potrebbe accadere nelle prossime sedute?
L’ oro è intrappolato tra un dollaro forte e il pericolo Covid-19 che incombe sull’economia mondiale. Dove si dirigeranno le quotazioni secondo l’analisi grafica e previsionale
L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 2 ottobre in ribasso dello 0,45% rispetto alla seduta precedente a quota 1.907,6 dollari.
Time frame giornaliero
Dopo i minimi in area 1.850 dollari, le quotazioni sono partire al rialzo e hanno già raggiunto il I obiettivo di prezzo in area 1.922 dollari. Per le prossime sedute, quindi, è questo il livello da monitorare. La sua rottura al rialzo spingerebbe le quotazioni verso il II obiettivo di prezzo in area 1.995 dollari, mentre la massima estensione al rialzo passa per area 2.067 dollari.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 1.878,57 dollari farebbe invertire al ribasso la tendenza di breve.
Scenario di medio/lungo periodo
Nulla di nuovo rispetto a quanto scrivevamo settimana scorsa
Nulla di nuovo nel medio/lungo periodo con le quotazioni che avendo raggiunto resistenze importanti stanno ritracciando. Questo ritracciamento potrebbe continuare fino in area 1.715 dollari ed è su questo livello che si decideranno le sorti del metallo prezioso nel medio/lungo periodo.
Il raggiungimento e tenuta di area 1.715 dollari darebbe la possibilità di elaborare una nuova proiezione rialzista con obiettivi i nuovi massimi storici. In caso contrario le quotazioni dell’oro potrebbero scendere fino in area 1.400 dollari.