Ampie e forti sotto tutti i punti di vista sono le misure che i vari governi e le istituzioni finanziarie hanno preso per sostenere l’economia. Ma per JP Morgan c’è un settore che meglio sottopesare. Ecco quale.
Il fattore scatenante
Come avvenne oltre 10 anni fa, anche adesso l’economia mondiale è stata travolta da una tempesta. E come avvenne oltre 10 anni fa, anche adesso le banche centrali sono scese in campo con tutta la loro forza. Una forza che ha visto i tagli dei tassi di interesse tra le misure più adottate per mitigare i venti contrari. Ma a differenza di cosa avvenne allora, questa volta il fattore scatenante non è una questione finanziaria. Il che potrebbe spiegare perché oggi si guarda tanto ai finanziamenti alle piccole e medie imprese e ai lavoratori piuttosto che alle Too big to fail. Nel 2008 tutti si adoperarono per salvare le grandi banche. Oggi, invece, si guarda all’economia reale.
Un settore su cui le prospettive restano negative
Questo porta a ritenere che nel frattempo le banche e il settore finanziario in generale siano riusciti a mettere in ordine i propri conti talmente bene da poter resistere anche al terremoto di coronavirus? Forse. Ma è una realtà che non riguarda tutti. Infatti per JP Morgan c’è un settore che è meglio sottopesare. Gli esperti della banca (NYSE:JPM) Usa, hanno dichiarato di essere underweight per quanto riguarda il settore finanziario nei mercati emergenti. Un settore su cui le prospettive restano negative a prescindere dal punto di vista adottato.
Pericolo di possibili insolvenze
Infatti le banche hanno un raggio d’azione limitato per riuscire a aumentare i margini sui prestiti e su altri prodotti. Difficile, dunque, il portafoglio dei propri affari evitando il pericolo di possibili insolvenze. Il motivo? Come è facile dedurre alla base di tutto questo c’è il già citato forte taglio forte dei tassi di interesse operato dalle banche centrali di tutto il mondo. Il primo, ma non unico fattore di un mix complesso. Se le banche centrali, come detto, hanno tagliato i tassi di interesse, le misure di contenimento hanno obbligato milioni di lavoratori in tutto il mondo a restare fermi.
JP Morgan c’è un settore che è meglio sottopesare
Le aziende sono state costrette giocoforza a dover chiudere i battenti. La domanda a livello mondiale si è contratta talmente tanto da portare dati macro sui consumi ai minimi storici. A questo quadro desolante si aggiunga il crollo dei prezzi del petrolio e i danni portati sul settore degli energetici. Per questo se per JP Morgan c’è un settore che è meglio sottopesare questo è proprio quello delle banche dei mercati emergenti.