Italia vende e funziona fuori dai partners europei

Italia

Cosa ci fa l’Italia nell’ UE?

L’interrogativo è un po’ forte ma ci sta.

Siamo ogni anno contributori attivi dell’UE per miliardi di euro e poi ci massacrano e stanno addosso per decimali di investimenti pubblici destinati a creare occupazione o alle fasce più deboli della popolazione…

Poi, semplificando ma stando nei confini della realtà, basta andare in un paese dell’est e vedi cavi in fibra da 100 mega che girano per le città, quando noi spesso viaggiamo con la rete “impallata”.

Allo stesso modo si vedono centinaia di palazzi cadenti in ristrutturazione.

E così via…il tutto con anche soldi italici.

Poi questi che vedono il proprio reddito lievitare cosa fanno? Comprano prodotti dell’industria tedesca…

Bilancia commerciale dell’Italia alla grande fuori dall’UE

Basta vedere i dati odierni della bilancia commerciale italiana per capire che qualcosa non quadra:

10:00   EUR   Saldo della bilancia commerciale italiana (Nov)  3,843B2,890B 3,784B

10:00   EUR   Saldo della bilancia commerciale italiana UE (Nov)     0,51B0,74B

Come possiamo notare il dato globale è straordinariamente positivo a +3,843B versus attese a 2,890B e meglio anche del precedente (già in crescita) a 3,784B.

Il dato dell’area UE invece funge da zavorra scendendo rispetto al precedente 0,51B versus 0,74B mancano le attese ma il trend è chiaro: l’Italia vende e funziona fuori dai partners europei.

Partners che però ci obbligano a contribuire e mandare al macero arance pomodori e a tanto altro…

Cui prodest?

I patti economici bilaterali e l’Italia

Ieri abbiamo riportato la notizia che alla base dei grandi acquisti su BOT e BTP potrebbe esserci anche la copertura del rischio di disfacimento dell’euro?

Scenario fuori gioco? Chissà…

Certo è che il dato della bilancia commerciale italiana sono un invito ai nostri politici ed ai CEO delle grandi aziende italiane a lavorare nella direzione di trattati e accordi commerciali sempre più solidi extra UE.

Può sembrare fanta politica ma non trascuriamo il fatto che la Germania  degli ultimi anni ha tenuto l’Europa in piedi e “attaccata” a tutti i costi perché ne aveva un tornaconto.

Ora che a Berlino iniziano a fare i conti con risultati economici deludenti, le pressioni anti-europeiste stanno crescendo anche nei dintorni di Angela Merkel.

L’euro in realtà, a parer mio  non è altro che un marco zavorrato…e faceva comodo, ma la Germania industriale in questi anni ha raggiunto decine di accordi bilaterali privilegiati per le materie prime a lei mancanti…

Due più due…

Approfondimento

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