Italia: fuori dal guado o verso un autunno caldo?

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L’ Italia è uscita dal guado o si va verso un autunno caldo? Lo spread è ancora alto perché?

Gli ultimi dati economici italiani dal PIL all’occupazione ci hanno fornito il quadro di un Italia in ripresa.

Dati che ci indicano come probabilmente il fondo del barile sia già stato toccato e sia iniziata la risalita.

Molti hanno gridato alla recessione prima del tempo.

La stessa ISTAT ha utilizzato il termine recessione su dati mensile e non trimestrali.

Insomma molto pregiudizio per il consueto sport nazionale: l’auto-calunnia.

Che poi si trasforma regolarmente in un autogoal a vari livelli.

Lo spread: un autogoal degli italiani o c’è altro?

In questo senso possiamo ascrivere la permanente ampiezza dello spread intorno a quota 250 come un vero autogoal degli italiani.

Ma si badi bene non solo delle opposizioni e della stampa che hanno prematuramente gridato alla recessione.

Lo stesso governo con la sua litigiosità incipiente sta fornendo una pessima immagine di sé all’esterno.

La speculazione internazionale ha ancora i riflettori puntati sull’Italia

In un simile contesto di reale o apparente, non è chiaro, precarietà del Governo è normale che la speculazione internazionale abbia ancora i riflettori puntati sull’Italia.

Al di là del fatto che anche sul piano economico serviranno conferme, è proprio la classica instabilità politica all’italiana a farci meritare queste sgradite attenzioni.

Senza voler arrivare a pensare a ipotesi di default, è chiaro che una recrudescenza di criticità politiche in Italia potrebbe provocare una vampata sui tassi d’interesse.

Contesto in grado di produrre un rilevantissimo profitto per i grandi speculatori che da tempo hanno in canna colpi importanti sul nostro spread.

Rischio teorico o reale

Al momento catalogare il rischio come inesistente è eccessivamente ottimistico.

Fino a che lo spread non si asseterà sotto quota 200, meglio ancora intorno a 150, l’ipotesi che possa in ogni momento scatenarsi un nuovo attacco ai nostri titoli va tenuta in considerazione.

Molto dipenderà anche dall’esito delle elezioni europee.

Ma più ancora che dal voto dalla tenuta del governo post elezioni.

Sono in molti infatti a prefigurare una crisi di governo post elettorale.

Addirittura si legge di un Mattarella pronto in autunno a dare il via a un governo del tipo tutti contro Salvini.

Una specie di Monti bis di stampo politico.

Come gestire il proprio portafoglio in titoli di stato e sulla borsa italiana?

In conclusione come comportarsi sui mercati in particolare sui Titoli di Stato e sulla Borsa italiana?

Per chi ha posizioni sui BTP da reddito e a medio lungo termine rimane tutto ok!

Così pure per i titoli della Borsa italiana.

Viceversa per chi può avere necessità di liquidità a breve in questa fase è certamente meglio stare alla finestra.