Ipoglicemia, occlusione intestinale e perdita di peso potrebbero essere sintomi di una patologia di cui dovremmo essere informati per questo motivo

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Crescono lentamente e potrebbero rimanere silenti per molto tempo fino a quando diventano metastatici. Colpiscono le cellule del sistema endocrino, il cui compito è la produzione di ormoni. Sono i tumori neuroendocrini, il cui nome NET deriva dalla cellula da cui si sviluppano che è presente in diversi organi. Possono essere ben differenziati e scarsamente differenziati. I primi hanno una bassa attività proliferativa e sono meno aggressivi dei secondi, che hanno una maggiore probabilità di diventare metastatici.

NET Cancer Day

I tumori neuroendocrini si sviluppano per il 70% dei casi nel pancreas e l’insulinoma è il più frequente. Produce insulina in eccesso provocando un calo glicemico, la diagnosi quindi potrebbe essere inizialmente incerta. Spesso queste patologie vengono scoperte per caso, mentre si eseguono accertamenti per motivazioni differenti. Ipoglicemia, occlusione intestinale e perdita di peso sono comuni ed è necessario approfondire il discorso con un medico di fiducia appena abbiamo anche i più piccoli sospetti. Intervenire con tempestività, sperando che non ci sia stata diffusione, potrebbe incidere sul percorso terapeutico da seguire. Essendo tumori che si presentano con 5 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, sono considerati rari. Non li conosciamo ancora a fondo e la strada è lunga.

Un fronte comune medici e pazienti potrebbe essere fondamentale per dare maggiore visibilità alla lotta contro questa patologia. Ogni anno viene organizzato un NET Cancer day. Si tratta di una giornata mondiale dedicata al pubblico in cui medici, pazienti e volontari rispondono alle domande delle persone interessate. Le informazioni riguardano non solo la malattia ma anche i centri in cui è possibile curarsi.

Ipoglicemia, occlusione intestinale e perdita di peso potrebbero essere sintomi di una patologia di cui dovremmo essere informati per questo motivo

Il motivo per cui dobbiamo mantenerci informati e vigili è che l’incidenza di questa tipologia di tumore è aumentata negli ultimi vent’anni. Anche se i numeri sono piccoli, la pericolosità è alta. È necessario scoprirli il prima possibile per poterli combattere. Questo significa migliorare le tecniche diagnostiche. È quello che sta succedendo rispetto al passato, in cui i trattamenti non erano ritenuti all’altezza dagli addetti ai lavori e le casistiche erano incerte. I sintomi possono essere legati all’aumento delle sostanze ormonali oppure direttamente alla massa tumorale. Per questo la diagnosi potrebbe essere tardiva e casuale. Ma così come sono aumentati i casi e migliorate le tecniche diagnostiche, anche le cure hanno fatto passi avanti.

Le opzioni sono maggiori ma l’utilizzo congiunto dell’approccio chirurgico e terapico rimane la soluzione migliore. Potrebbe essere necessaria una terapia e un intervento chirurgico e poi nuovamente una terapia differente rispetto alla precedente. Questo perché è la malattia a determinare il percorso da seguire in base alla sua evoluzione. In linea di massima i trattamenti chemioterapici sono utilizzati solo per i casi in cui il tumore risulta più aggressivo.