Negli ultimi giorni, assistiamo a vere e proprie spirale ribassiste e a picchi di volatilità che non rientrano nella normalità di ogni giorno.
Cosa sta succedendo?
Nulla di più di quanto è accaduto altre volte.
I mercati azionari, non cambiano proprio perchè non muta la natura umana, e per questo motivo i crolli di borsa e gli shock finanziari continueranno a ripetersi.
Come gruppo, gli investitori prendono decisioni razionali nella maggioranza dei casi. Ci sono tuttavia epoche in cui i movimenti di mercato non soggiacciono a qualsiasi spiegazione.
A volte, i cambiamenti di prezzo non possono essere legati a nessuna nuova informazione.
Cosa sta accadendo sui mercati azionari?
Ci sono diversi motivi di cui alcuni strutturali, che possono impensierire le masse e gli addetti ai lavori:
disoccupazione, scarsi investimenti aziendali, incapacità di alcuni Stati occidentali di darsi delle serie riforme, e di portarsi al di fuori dell’ultima crisi(ciclica).
Oggi vogliamo analizzare la situazione dei mercati a modo nostro, ovvero secondo criteri matematici e di elevata probabilità.
Cosa proiettavano le statistiche per l’anno 2011?
In base a statistiche storiche sui mercati americani,che partono dal 1798, isolando determinati campioni di prezzo e tempo, siamo riusciti ad evidenziare quale sarà il probabile “tragitto” che i mercati azionari seguiranno di anno in anno fino al 2030 almeno.
Il 2011 dovrebbe seguire la strada che abbiamo evidenziato nel grafico sopra,
costruito in modo tale che l’apertura di Gennaio è fissata a 100.
In questo caso abbiamo due insiemi di curve in quanto c’è un anno , il 1931, che con la sua performance del -52% ha un impatto non trascurabile sull’andamento del frattale.
Quale influenza avrà il 1931 sul dna dell’ anno 2011?
Tale influenza comporterà delle modifiche al tragitto?
Senza considerare l’anno 1931, la storia ci dice che:
il massimo annuale venga raggiunto tra Settembre e Ottobre, il minimo annuale invece ad inizio anno.
Se consideriamo invece il 1931, lo scenario risulta quasi capovolto:
il massimo annuale dovrebbe formarsi entro Marzo, ed i minimi fra Novembre e Dicembre.
Come possiamo e dobbiamo far interagire i due scenari?
Considerando che il mese di Marzo e poi quello di Settembre/Ottobre, dovrebbero rappresentare dei turning point di una certa rilevanza nel corso dell’ anno.
Inoltre, sempre in base alle statistiche secolari, il rendimento dell’anno 2011 (per i mercati americani) dovrebbe assestarsi al +7%.
Cosa prospettiamo per i prossimi 2 mesi?
Per il mese di Luglio, la statistica dice che vi sono probabilità del 60% che il mese si chiuderà positivo di oltre il 1% rispetto all’apertura.
Per il mese di Agosto, la statistica dice che vi sono probabilità del 75% che il mese si chiuderà positivo di oltre il 1% rispetto all’apertura.
Quindi, da ora al 31 Agosto, le statistiche storiche stabiliscono che si dovrebbe salire di almeno il 3/4%.
Se guardiamo questi dati, possiamo stare tranquilli.
Ma è così o qualcosa incomincia a scricchiolare nel quadro tecnico? Il ribasso è finito?
Ragioniamo per probabilità (80%) e andiamo a leggere lo scenario delineato dal Sestante dei Prezzi per il mese di Luglio:
FUTURE FTSE MIB
Il massimo mensile dovrebbe collocarsi fra 21.685/22.580
Il minimo mensile dovrebbe collocarsi fra 19.555/20.525
FUTURE EUROSTOXX
Il massimo mensile dovrebbe collocarsi fra 2.932/3.008
Il minimo mensile dovrebbe collocarsi fra 2.734/2.840
FUTURE DAX
Il massimo mensile dovrebbe collocarsi fra 7.600/7.928
Il minimo mensile dovrebbe collocarsi fra 7.159/7.482
INDICE S&P 500
Il massimo mensile dovrebbe collocarsi fra 1.371/1.410
Il minimo mensile dovrebbe collocarsi fra 1.285/1.327
Notiamo subito che Eurostoxx e Future Ftse MIb, non stanno rispettando le loro proiezioni.
Si accoderanno presto, anche S&P 500 e Dax?
Non è detto, ma questo fa capire che siamo giunti ad un punto nodale.
Se nei prossimi 2 giorni, i mercati americani ed il Dax, a contatto con i minimi mensili proiettati, non invertiranno al rialzo, assisteremo ad un vero e proprio collasso delle quotazioni con discese ulteriori e potenziali di un altro 10% nelle prossime settimane.
Quindi, molta attenzione ai prossimi due giorni, in quanto tutti i nodi verranno al pettine.
Per quanto riguarda il medio lungo termine, la nostra vew non è cambiata.
Riteniamo che fra il 2011 ed il 2012 si formerà con probabilità del 72.7%, il minimo del decennio 2011/2020.
Se la nostra view è corretta, nei prossimi mesi, si apriranno delle eccezionali occasioni di acquisto di medio lungo termine.
Ecco le statistiche per chi voglia “intraprendere” un investimento di almeno 5 anni:
Anno 2011
Per un investitore che voglia iniziare un investimento con orizzonte temporale a 5 anni il rendimento medio atteso è positivo e la probabilità che sia tale è del 75%.
Anno 2012
Per un investitore che voglia iniziare un investimento con orizzonte temporale a 5 anni il rendimento medio atteso è positivo e la probabilità che sia tale è del 100%.
Quindi, il biennio 2011/2012 è un’ottimo range temporale dove accumulare posizioni di medio lungo termine, in vista di un ciclico forte rialzo fino al Giugno del 2017.