Invece del fruttosio che potrebbe aumentare trigliceridi e acido urico ecco cosa utilizzare per dolcificare caffè e dolci

zucchero, dolcificante

I lettori più golosi che amano la dolcezza farebbero meglio a sapere che non esistono solo saccarosio e fruttosio. Tutti sanno che sarebbe meglio evitare lo zucchero di canna tanto quanto il bianco. È ormai assodato che lo zucchero, che sia glucosio, fruttosio e in generale lo zucchero da tavola, nelle quantità in cui siamo abituati a consumarlo, è causa di molti problemi di salute. L’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, ha ulteriormente abbassato la soglia di zuccheri raccomandabile. Finora era considerato accettabile un consumo di zuccheri aggiunti pari al 10 per cento della quantità di energia assunta durante una giornata. Adesso viene proposta un’ulteriore riduzione fino al 5 per cento. La quantità giornaliera raccomandata è dunque di circa 25 grammi, cioè 5-6 cucchiaini da tè.

Quindi, sapere che il mercato offre alternative senza zucchero è una buona notizia anche per la salute. Per esempio dalla stevia, pianta del Brasile, si estrae il dolcificante che è oggi tra i più in voga. Rispetto allo zucchero ha un potere dolcificante 300-400 volte superiore. Oltre a ciò, la stevia ha un basso contenuto glicemico. Per tutte queste ragioni è indicato come sostituto del saccarosio nei pazienti diabetici invece del fruttosio che è considerato uno zucchero “cattivo”.

Invece del fruttosio che potrebbe aumentare trigliceridi e acido urico ecco cosa utilizzare per dolcificare caffè e dolci

In genere i dolcificanti hanno qualche caloria ma, proprio perché sanno un potere dolcificante così alto rispetto allo zucchero, se ne utilizza una quantità minima che di fatto non apporta calore. In media hanno circa la metà delle calorie: 2,4 kcal per grammo contro le 4 kcal al grammo del saccarosio. I polioli come sorbitolo, mannitolo, isomalto, maltitolo, lactitolo, xilitolo ed eritritolo sono usati per sostituire lo zucchero nell’industria. Principalmente nelle gomme da masticare, caramelle e prodotti da forno come i biscotti.

Certi dolcificanti hanno un retrogusto marcato, che potrebbe cambiare il sapore di bibite e alimenti ai quali vengono aggiunti. Questo vale per esempio per l’eritritolo che ha un sentore di menta fresca, non molto indicato per chi ama gustare un buon caffè. Ottima invece la stevia per i dolci, perché, una volta cotta, diventa insapore. Tuttavia, come per ogni alimento, se se ne fa un uso eccessivo possono diventare anche dannosi. In dosi massicce i dolcificanti hanno un effetto lassativo e un’altra controindicazione ben più pericolosa. Possono infatti favorire l’insorgenza del diabete perché, con la loro dolcezza, causano l’insulino-resistenza.

Approfondimento

Al posto del solito zucchero, questo dolcificante naturale con zero calorie sarebbe un’ottima scelta anche per i diabetici

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