In questo articolo vogliamo approfondire una delle malattie croniche più difficili da diagnosticare. La sindrome fibromialgica colpisce circa 2 milioni di persone in Italia, soprattutto donne. Il percorso diagnostico per il paziente è complesso. Infatti, fino a pochi anni fa era di fatto una malattia sconosciuta. Altrettanto difficile risulta ottenere l’invalidità per fibromialgia: è possibile quindi riconoscerla come patologia invalidante? La redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato recentemente le malattie invalidanti non riconosciute dall’INPS. Oggi vogliamo proporre un approfondimento sulla condizione delle persone affette da fibromialgia e sull’iter diagnostico e di riconoscimento.
Sindrome fibromialgica: come riconoscerla?
In generale la fibromialgia è una malattia cronica che causa alla persona dolori diffusi. Una stanchezza ingiustificata ed eccessiva così come una rigidità muscolare sono i sintomi più comuni. L’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica individua il dolore diffuso in tutto il corpo come sintomo predominante. Nessun esame di laboratorio o radiologico può individuare chiaramente la malattia. Per questo motivo l’iter diagnostico è molto complesso, in quanto i sintomi risultano generici e simili ad altre malattie.
Il paziente deve spesso sottoporsi a numerose visite prima di arrivare alla corretta diagnosi. Dallo scorso novembre, però, il Registro Italiano Fibromialgia raccoglie dati epidemiologici e clinici per favorire la diagnosi della malattia. E quindi migliorare il percorso diagnostico. La fibromialgia è anche una malattia che può compromettere la quotidianità della persona così come la sua capacità lavorativa. Impedendo di svolgere normali attività come camminare, scrivere o stare in piedi. Quali sono, quindi, i diritti per questi malati?
Invalidità per fibromialgia: è possibile?
Ad oggi, sebbene la fibromialgia determini una riduzione della capacità lavorativa non è considerata una malattia invalidante. Le linee guida dell’INPS non includono questa patologia tra quelle che danno diritto all’invalidità civile. E’ possibile, comunque, fare richiesta presentando un certificato medico specialistico con una documentazione clinica accurata. Nel caso in cui la domanda venga rifiutata, l’interessato potrà fare ricorso, impugnando il verbale della commissione ASL.
Il Parlamento sta discutendo da tempo sul riconoscimento dell’invalidità per fibromialgia: è possibile che presto cambino le cose? Il disegno di legge in discussione mira all’esenzione delle spese sanitarie e al riconoscimento del diritto al telelavoro per i malati. Attualmente diverse regioni stanno riconoscendo la malattia e studiando delle misure specifiche. La Regione Valle d’Aosta permette ai malati una serie di prestazioni gratuite dal 1° giugno 2020. La Regione Abruzzo ha istituito, invece, delle linee guida utili alla diagnosi ed alla terapia. La redazione si impegnerà ad informare i lettori sui futuri sviluppi normativi.