Intesa San Paolo e una discesa senza fine

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I bancari italiani continuano a essere lontani dai loro massimi annuali. La situazione, però, è più o meno identica per le banche europee. E’ di qualche ora fa la seguente notizia:

Fonte Reuters_Le banche della zona euro dovranno fissare dei propri obiettivi di riduzione dei crediti detriorati (non pagati da almeno tre mesi) che, nell’intera area, ammontano a 900 miliardi di euro come eredità della crisi finanziaria che frena la crescita e gli istituti che non dovessero rispettare il target potrebbero essere sottoposti a misure disciplinari.

Lo ha detto la Banca centrale europea, a conferma di una anticipazione Reuters, in un nuovo documento di consultazione che indica linee guida sul tema.

La Bce spiega che le nuove linee guida, ora in bozza, non saranno vincolanti e che la soluzione del problema richiederà tempo. Sembra così che Francoforte intenda limitarsi a fare pressione sulle banche piuttosto che forzare loro la mano, per evitare un impatto troppo duro sui profitti.

“Una guidance è uno strumento non vincolante; in ogni caso deviazioni dovranno essere spiegate e verificate a richiesta della vigilanza”, spiega Bce nella presentazione delle nuove linee guida.

“In caso di non conformità, possono scattare misure di vigilanza”, aggiunge.

Fra i bancari italiani un titolo che mostra buoni fondamentali è Intesa San Paolo. Tuttavia i corsi continuano a scendere.

Cosa attendere per la  settimana in corso per Intesa San Paolo?

Trend ribassista. Possibili rimbalzi  fino all’area . Il trend diventa rialzista  solo con chiusure daily  superiori ai 2,196. Long sopra 2,196. Short sotto 2,14.