Interrogatorio davanti all’Agenzia delle Entrate: incubo o realtà? Non sono rari i casi in cui un contribuente si veda recapitare da parte dell’Agenzia delle Entrate un avviso contente la richiesta di chiarimenti scritti in merito ad una determinata situazione fiscale. Ma può capitare anche che l’avviso richieda di presentarsi presso i loro uffici.
Interrogatorio e Contraddittorio Preventivo
Con il termine interrogatorio si intendono quelle domande che, nell’ambito di un’indagine o di un processo, l’autorità giudiziaria o la polizia giudiziaria possono rivolgere ad un soggetto indagato
La finalità è quella di raccogliere informazioni, dando il via alle indagini preliminari.
L’interrogatorio deve essere condotto secondo regole precise, disciplinate dalla legge, ed è volto ad ottenere dei chiarimenti su determinate situazioni che coinvolgono la persona imputata.
Nel caso in cui a richiedere chiarimenti sia l’Agenzia delle Entrate è corretto parlare di contraddittorio preventivo.
Contraddittorio preventivo: la chance del contribuente onesto
Con contraddittorio preventivo si intende quella fase in cui alla parte convocata viene data la possibilità di far valere, in via amministrativa e non giudiziale, la sua onestà contributiva.
In questa fase è importante far valere la propria posizione ed il proprio operato, sostenuto da una corretta documentazione. Ricordiamoci che se non verrà prodotta alcuna documentazione, quest’ultima non potrà essere utilizzata a nostro favore in una, eventuale, fase successiva dinanzi al giudice.
In questi casi comunque, il legislatore è dalla nostra parte: non è possibile presumere da un’incongruenza rilevata una violazione delle norme tributarie.
Interrogatorio davanti all’Agenzia delle Entrate: incubo o realtà?
Sulla base di quanto detto, l’evenienza di essere tenuti a rilasciare delle dichiarazioni presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, costituisce fatto di realtà
Ma come fare a non trasformarla in un incubo? Sicuramente dobbiamo chiederci quale valore sia attribuito alle dichiarazioni rilasciate nelle sedi amministrative. La giurisprudenza si è pronunciata in tema, attribuendo agli elementi raccolti in sede extra-processuale un valore indiziario, ovvero tali elementi saranno utilizzabili per verifiche ed accertamenti. Questo sia in presenza di un difensore, sia qualora il contribuente si presenti da solo.
Si tratta, quindi, di raccogliere semplici indizi, ma bisogna ricordarsi che poi avranno una profonda rilevanza nel convincere il giudice in sede di processo .