Insonnia, ansia e stress sarebbero spie di altri disturbi più gravi ma per stare meglio senza medicine potrebbe bastare davvero poco

ansia

La pandemia da Covid ha lasciato il segno. Non solo a livello fisico ma anche sul piano mentale: le sedute dagli psicologi sono aumentate del 60% in Italia. Tra i sintomi più comuni ci sono disturbi del sonno, ansia e depressione.

Uno studio condotto dall’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del CNR, in collaborazione con le Università della Calabria e della Magna Grecia di Catanzaro, ha rivelato questi preoccupanti dati.

Le cause principali di questi problemi sono lo stare chiusi in casa durante i periodi di isolamento, fare poco movimento e avere avuto una minore esposizione alla luce che favorisce il rilascio di serotonina, l’ormone del buon umore.

Tra i tre sintomi il più frequente è la difficoltà a dormire bene, che spesso permane anche se si risolvono le situazioni di ansia.

Un buon sonno è di supporto per il benessere delle funzioni cerebrali, rafforza il sistema immunitario e migliora l’umore. Per ritrovarlo basterebbe correggere le cattive abitudini. Bisogna anche stare attenti perché insonnia, ansia e stress sarebbero spie di problemi più gravi.

Gli esperti consigliano, ad esempio, di addormentarsi e svegliarsi sempre la stessa ora, anche se si lavora da casa.

L’ideale sarebbe poi fare sport almeno tre volte la settimana, evitando le fasce orarie serali.

Il sonnellino pomeridiano andrebbe evitato, perché potrebbe durare oltre i 20-30 minuti consigliati.

Prima di coricarsi, sarebbe opportuno evitare di guardare il computer e telefono. I dispositivi elettronici stimolano troppo il cervello e la luce blu ostacolerebbe la produzione di melatonina, l’ormone del sonno.

Sarebbe bene anche evitare programmi TV che trasmettono dibattiti accesi o film d’azione particolarmente intensi: meglio scegliere invece un libro, un bagno rilassante o una bella tisana. Al bando anche sostanze eccitanti come caffè, tè e alcol.

Insonnia, ansia e stress sarebbero spie di altri disturbi più gravi ma per stare meglio senza medicine potrebbe bastare davvero poco

L’ansia in sé sarebbe responsabile in larga parte di tutte le insonnie, perché la persona affetta da questo disturbo farebbe molta fatica ad addormentarsi.

Le manifestazioni più comuni degli ansiosi sarebbero il sentirsi sempre in pericolo e osservati, anche senza motivo. Irritabilità, poca concentrazione e sintomi fisici come sudorazione, palpitazioni, crampi muscolari, vertigini, nausea e inappetenza.

Per risolvere queste problematiche è importante lavorare con uno specialista, uno psicologo che possa suggerire il giusto percorso.

Alcuni suggeriscono di utilizzare esercizi di respirazione profonda, impegnando il diaframma e imparando a rilassarsi in questa maniera.

Anche in questo caso le tisane possono essere di grande aiuto, specie quelle che utilizzano erbe dal potere calmante.

Nei casi più gravi, però, si può arrivare addirittura a problematiche depressive, per le quali il disturbo del sonno sarebbe uno dei campanelli d’allarme. Ci sarebbero poi altri sintomi come il malumore, la perdita o l’aumento di peso, la mancanza di interesse, la cattiva digestione, dolori fisici, nausea e tremori. In questi casi è sempre meglio rivolgersi a uno specialista: il medico di fiducia saprà consigliare il percorso più adeguato da seguire.