I giapponesi sono maestri nell’arte di addomesticare la bellezza della natura e renderla fruibile nel quotidiano. Anche senza doversi recare nei boschi tutti i giorni. Pensiamo ai famosissimi giardini giapponesi. O alla secolare tradizione dei bonsai, che trasformano alberi dalle dimensioni gigantesche in piantine miniaturizzate da tenere in casa.
Ma c’è un’arte che più di tutte incarna la passione giapponese per la bellezza e per la meditazione. Si tratta dell’insolita arte giapponese dei suiseki.
Non ne avete mai sentito parlare?
Scopriamola insieme.
Pietre levigate dall’acqua
L’arte del suiseki (che letteralmente significa “pietra levigata dall’acqua”) consiste nella disposizione di pietre o rocce secondo alcuni canoni estetici che favoriscono la meditazione.
Ma non tutte le pietre possono diventare dei suiseki. Si tratta di rocce molto particolari. Esse devono infatti avere una forma, un colore e una levigatezza che le renda molto piacevoli alla vista. E soprattutto utili per la meditazione.
La tradizione di raccogliere pietre dalla forma interessante e esporle come oggetti d’arte sembra nasca in Cina. I cinesi chimavano queste pietre, “pietre in vaso”. Ma sono stati i giapponesi a trasformarla in una vera e propria disciplina artistica.
L’insolita arte giapponese dei suiseki non si concentra solo sull’estetica, ma è anche una forma di meditazione. Queste pietre si chiamano infatti anche “rocce dello studioso”. Proprio perché molti saggi erano soliti possedere dei suiseki, che utilizzavano per potersi concentrare sui loro lavori.
L’insolita arte giapponese dei suiseki
Per poterli esporre con più facilità, i suiseki vengono di solito dotati di un basamento, che può essere di legno, di ceramica o di metallo. Il basamento (chiamato daiza) non serve solo a mantenere stabile la pietra, ma diventa esso stesso parte dell’opera d’arte.
I suiseki di dimensioni più ridotte si possono esporre in casa, su davanzali o piedistalli appositi. Di solito vengono esposti insieme ai bonsai. Mentre le pietre più grandi sono molto apprezzate come elemento di decorazione nei famosi giardini orientali, non soltanto in Giappone, ma anche in Cina o in Corea.