Come innaffiare le piante d’estate, la mattina o la sera? Utilizzare l’irrigatore o l’innaffiatoio? Questi sono alcuni dubbi, ma innaffiare le piante d’estate è facile basta non commettere questi 7 errori che permettono di risparmiare acqua e denaro. Il più delle volte questi errori si commettono inconsciamente, ma il risultato è negativo. In un precedente articolo abbiamo svelato i 3 trucchi per innaffiare le piante in vacanza senza la preoccupazione che appassiscono. Oggi invece, spieghiamo cosa non bisogna fare.
Innaffiare le piante d’estate è facile basta non commettere questi 7 errori
Le piante in balcone o in giardino hanno bisogno di molta acqua, specialmente d’estate. Ma analizziamo quali errori non bisogna fare. Partiamo dal primo errore che consiste nel fattore temporale in cui si innaffiano le piante.
È consigliato innaffiare le piante il mattino presto, per far in modo che penetri completamente nel terreno senza evaporare per il caldo. È assolutamente vietato innaffiare il giardino nel caldo di mezzogiorno. Le gocce di acqua sulle foglie e sui fiori possono agire come un vetro ardente e far bruciare le piante o il prato. Inoltre, bisogna considerare che la maggior parte dell’acqua evapora.
Il secondo errore consiste nell’innaffiare la pianta troppo o troppo poco. Di regola le piante in luoghi ombreggiati hanno bisogno di meno acqua rispetto a quelle posizionati in zone soleggiate.
Inoltre, la pianta in vaso generalmente ha bisogno di più acqua rispetto a quella in giardino.
Il terzo errore consiste nella pressione dell’acqua che non deve essere troppo forte.
Dal quarto al settimo errore
Il quarto errore evidenzia che l’acqua da sola non basta, le piante hanno anche bisogno di un supporto sotto forma di fertilizzante. Si consiglia di usare un compost o fertilizzante liquido per la fertilizzazione.
Il quinto errore è quello di annaffiare troppo e in giorni distanti. Invece, conviene innaffiare poco ogni giorno.
Il sesto errore è quello di innaffiare le piante con l’acqua da rubinetto, se possibile utilizzare l’acqua piovana. Ad esempio raccogliendola in un contenitore.
Il settimo errore e quello più comune. Infatti, dopo un acquazzone o un temporale, molte persone non innaffiano. Questo è un errore perchè la quantità di acqua caduta dal cielo spesso non è sufficiente ad inumidire la pianta in modo adeguato.