Nell’articolo di ieri abbiamo approfondito uno dei temi più specifici e particolari dell’analisi di Gann, quello degli orbitali planetari.
Oggi continuiamo il tema, dimostrando come sui mercati si possano trovare indicazioni convergenti basate su molteplici tecniche.
E come anche la tecnica degli orbitali possa talora convergere con altre indicazioni desunte da metodi diversi.
È il caso dell’indice azionario svizzero SMI, che esamineremo sia in base a tecniche grafiche, che planetarie.
Indice SMI: convergenza di indicazioni
Partiamo quindi dal seguente grafico, che utilizza tecniche di Gann su time frame mensile.
Quadrato di Gann e vettori angolari
Il grafico evidenzia un ingrandimento interno ad un quadrato di massimo, applicato sul top del giugno 2007.
Sulla base di questo top sono stati ricavati i seguenti parametri:
massimo a 9.548, da cui: 9.548/2^5, che porta al parametro di 298.
Abbiamo quindi un quadrato di 298 unità temporali e di 2^5, ossia 32, come valore della unità spaziale della 1X1, applicando il metodo di cambio di scala già spiegato in precedenti analisi.
Utilizzando questi parametri, abbiamo tracciato alcuni vettori angolari da diversi punti di massimo e minimo.
Ed entro il cerchio rosso abbiamo indicato la convergenza di alcuni di questi vettori, unitamente ad un livello statico di prezzo.
Notiamo quindi che, raggiunto tale punto di convergenza spazio temporale, le quotazioni hanno iniziato ad invertire, formando 3 barre mensili con minimi e massimi decrescenti.
Convergenze di Magic Box
Ma anche il metodo Magic Box ha fornito alcune indicazioni convergenti sui medesimi setup, come da seguente grafico.
Notiamo infatti due rette ascendenti, rossa e blu, tracciate in base ai canoni del metodo, e che intersecano la retta orizzontale rossa.
Quest’ultima indica un target di prezzo, a sua volta coincidente con le indicazioni viste a proposito di Gann.
E, a loro volta, le due rette ascendenti convergono su questo target e sul setup già individuato con il precedente metodo.
Passiamo quindi a considerare un paio di esempi di tecnica dei planetari orbitali.
Planetari orbitali
Il trend rialzista intrapreso dai principali indici azionari a partire da marzo 2009, ha visto anche lo SMI andare al rialzo, dopo un bottom a 4.234.
In termini planetari questa quotazione corrisponde a 274 gradi dello zodiaco.
Infatti 4.234 è pari a 360X11+274.
Ed in pratica a 274 gradi, per la precisione 273 gradi, 17 primi e 39 secondi si trovava, in chiusura di marzo, Plutone in posizione geocentrica.
Ma anche il top di agosto 2021 corrisponde ad una indicazione desunta da un orbitale planetario.
Infatti il massimo di 12.573 di agosto corrisponde, in termini planetari, a 333 gradi. Infatti 12.573 equivale a 360X34+333.
E praticamente coincidente con il massimo troviamo la posizione di Giove geocentrico che, tradotta in quotazioni, infatti sostanzialmente coincide.
In data 18 agosto Giove geocentrico si trovava, guarda caso, a 327 gradi, che si trasforma in una quotazione di 12.567, sovrapponibile ai 12.573 del top, in base al seguente calcolo: 34X360+327.
Pertanto, a proposito di convergenza di indicazioni sull’indice SMI, anche il metodo degli orbitali planetari fornisce una indicazione in linea con quella degli altri metodi.
Al momento, sulla base dell’attuale impostazione grafica, il trend è ancora ribassista. Occorre quindi monitorare la dinamica delle quotazioni per una eventuale ripresa delle quotazioni o per una conferma del trend ribassista in base anche alla chiusura mensile.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT“