Prima di procedere all’esame del Dax, vi confermo che il mondo delle criptovalute potrebbe mutare, con l’introduzione di un sistema del tutto analogo a quello della cosiddetta convertibilità aurea.
Prossimamente vedremo come e perché stanno mutando le cose, e quali prospettive questo comporti sotto il profilo del valore fondamentale e dello scenario per le criptovalute in generale.
Ma veniamo al tema di oggi.
Più in generale, va inquadrato nelle proiezioni, a suo tempo formulate sui vari indici internazionali.
Le proiezioni, lo ricordo ancora una volta, vanno intese come target di prezzo e di tempo, nel senso di target che dovrebbero essere raggiunti entro una determinata tempistica.
Se poi questi target vengono raggiunti prima, meglio ancora.
Una volta raggiunto un target, si possono quindi verificare segnali di conferma di inversione, oppure può intervenire una situazione di continuazione del trend, verso i target successivi.
In tal senso, un qualcosa di analogo ai pattern di inversione o continuazione.
A proposito del Dax, ecco cosa veniva da parte mia proiettato a suo tempo:
Secondo target 13725 con primo setup temporale per/entro novembre 2017, poi per/entro giugno 2018.
Una prosecuzione del trend rialzista oltre tali livelli implicherebbe l’estensione verso target in ulteriore overshooting rialzista, sempre con primo fondamentale setup temporale la proiezione per/entro novembre, anche se scenario difficilmente ipotizzabile.
Più dettagliatamente ulteriori target prima in area 14140, poi in area 14540, con primo setup per/entro maggio 2018, poi per/entro novembre 2018.
Vediamo cosa è successo.
A novembre è stato toccato un massimo a 13525, quindi è stata, direi, centrata l’area del secondo target previsto, unitamente al setup temporale.
Oltre a tale centratura, è rilevante osservare la configurazione di doppio massimo, assunta dall’indicatore di momentum a 12 mesi.
Dopo aver raggiunto un livello, cui sono sempre seguiti consistenti ribassi, tale indicatore ha delineato un doppio massimo, in corrispondenza dei top di giugno e novembre 2017, in tal modo parendo anticipare un evidente pattern di inversione.
Una conferma dai prezzi ancora non è intervenuta, ma intanto potrebbe intervenire da parte dello stesso indicatore, che confermerebbe il doppio massimo sotto il livello di 1463,1.
A livello di quotazioni mensili, queste si trovano a contatto con una linea dinamica di magic box, anche se il supporto rilevante al momento è quello successivo, corrispondente alla mediana di lungo termine, e che questo mese passa a 11620, sotto il quale troveremmo poi l’ultimo baluardo di lungo termine, supporto dinamico questo mese intersecante area 10120.
Seguendo invece i segnali della tecnica PLT, un alert di potenziale inversione ribassista interverrebbe già sotto 11868.
Viceversa, la rottura dei massimi di novembre riproporrà i target sopra evidenziati.
A livello di setup proiettati con le evolventi sinusoidali, come potremmo definire la nuova tecnica di mia ideazione, occorre considerare che aveva individuato in novembre un setup, mentre gli altri setup confermano quanto proiettato da magic box, e sopra evidenziato, cioè i setup di maggio e novembre, cui si aggiunge quello di febbraio.
Peraltro a marzo termina la terza sottofase ciclica di lungo termine, e inizia la quarta, che dovrebbe rappresentare quella più discendente.
Del resto, l’attuale situazione, sostanzialmente in laterale da inizio ottobre (ben visibile sul time frame daily), rispecchia anche la proiezione di un’economia stagnante, in base alla curva dei rendimenti.
Piatta sulle scadenze sino ai 2 anni, unitamente a spread altrettanto piatti, stabile all’1% quello sulle scadenze 2/10 anni, passato dall’1,476% all’1,453% quello sulle scadenze 10 /30 anni, rispetto ad un anno fa.
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Cimatti Mario Marco