In spugna, a nido d’ape o in microfibra, ecco quale accappatoio asciuga meglio e alcuni consigli su come lavarlo

accappatoio

Come rinunciare alla morbidezza dell’accappatoio dopo un giorno alla Spa o dopo un massaggio. L’accappatoio ci avvolge e accompagna nella vita quotidiana, facendoci sentire tutti un po’ più coccolati. Dal mattino alla sera, dopo il nostro concerto rilassante sotto la doccia che fa bene all’anima. Ma tra i vari tipi e le varie composizioni presenti in commercio, non è sempre facile districarsi. È più utile quello che si asciuga subito, oppure quello soffice in spugna o quello a nido d’ape? Insomma, chi è abituato ad usare l’accappatoio si chiede sempre quale sia il migliore di tutti.

Oggi cercheremo di dare una risposta a questa importantissima domanda, considerando vari fattori. Non solo il peso, l’asciugatura o in generale il materiale. Nella scelta dell’accappatoio perfetto non possiamo saltare un altro fattore importante, il nostro gusto.

In spugna, a nido d’ape o in microfibra, ecco quale accappatoio asciuga meglio e alcuni consigli su come lavarlo

Comodità e comfort sono sicuramente importanti, ovviamente. Ma la funzione principale di un accappatoio è asciugarci dopo la doccia. Bisogna considerare diversi criteri, tra cui la grammatura, il potere d’asciugatura e il tessuto.

La grammatura non cambia soltanto a seconda del tessuto scelto, ma è anche indice di qualità. Non tutta la microfibra è la stessa, si può percepire già al tatto. Non facciamoci ingannare dalla leggerezza e dalla praticità, meglio acquistarne uno leggermente più pesante. Stessa cosa per quelli a nido d’ape e per quelli in spugna, controlliamo la grammatura. Per quelli in spugna la grammatura va dai 300 g fino a oltre 500 g al metro quadro. Mai al di sotto, altrimenti non compreremo un prodotto di qualità.

Potere d’asciugatura

Sembrerebbe che l’accappatoio in spugna dalla grammatura media sia tra quelli che asciugano meglio e velocemente. L’unico problema è che, visto il tessuto, si asciuga più lentamente e può rimanere umido, favorendo la proliferazione batterica. Quello in microfibra, al contrario, si asciuga velocemente dopo l’uso ma non asciuga rapidamente il corpo. Il vantaggio è che risulta molto morbido sulla pelle e non si indurisce, come quello in cotone. Per finire, quello a nido d’ape, una sorta di compromesso tra i due. Un buon potere di assorbimento, poco ingombro, ma si asciuga in più tempo.

Quindi, in spugna, a nido d’ape o in microfibra, a questo punto la soluzione migliore potrebbe essere un compromesso. Magari un accappatoio in spugna di cotone, ma di grammatura leggera, intorno ai 300 grammi. Ma ricordiamoci sempre di lavarli con cura, per evitare la formazione di muffe, e di farli asciugare bene. Temperatura massima di 60° gradi per quelli in spugna di cotone, 40° gradi per quelli in microfibra e a nido d’ape. Proprio come per le lenzuola, per averli ben igienizzati anche la temperatura è fondamentale.

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