La concessione di alcune forme di sussidi e agevolazioni passa dalla presentazione presso l’Ente di interesse del modello ISEE. In alcune circostanze, tuttavia, può accadere che la situazione economica familiare subisca un crollo che non riflette i dati dell’ISEE ordinario. Si tratta ad esempio di quelle situazioni in cui un componente del nucleo familiare subisce la perdita del lavoro o un licenziamento. In questi casi il reddito ISEE si abbassa e si potrebbero chiedere delle agevolazioni. Perché tale richiesta sia effettuabile, però, è necessario che si presenti l’ISEE corrente. Gli Esperti di ProiezionidiBorsa spiegano come fare per ottenere tale documento.
Non esiste un unico modello
Quando si parla di ISEE è bene chiarire che non esiste un unico modello, ma ve ne sono di diversi che si distinguono per differenti funzioni. Sicuramente, il modello ISEE più diffuso è quello ordinario. Chiunque abbia richiesto tale certificato durante l’anno 2020, sa che ha dovuto presentare tutti i redditi del nucleo familiare riferiti all’anno 2018. ricordiamo, che l’ISEE è una valore che si aggiorna ogni anno e che a partire proprio da quest’anno ha una specifica validità i cui termini si possono conoscere qui.
Dal momento che il calcolo si basa su redditi precedenti, esso potrebbe non riflettere la situazione attuale di alcuni nuclei familiari. Immaginiamo, ad esempio, quelle famiglie in cui un componente ha perso il lavoro ed ora versa in condizioni economiche difficili che ricadono anche sull’intera famiglia. In questi casi il reddito ISEE si abbassa e si potrebbero chiedere delle agevolazioni. Come fare dunque?
Come funziona l’ISEE corrente e quando si può richiedere
Esistono delle situazioni particolari in cui è possibile richiedere il cosiddetto ISEE corrente. Qualora eventi come la perdita di lavoro o di trattamento economico contribuiscano a ridurre il reddito familiare del 25% almeno, si può richiedere l’ISEE corrente. In tali circostanze esso si basa sui redditi del nucleo familiare degli ultimi 12 mesi e in alcuni casi degli ultimi 2 mesi. Ciò significa che tale certificato dipinge una situazione economico-reddituale che descrive pienamente lo stato attuale del nucleo. In questi casi il reddito ISEE si abbassa e si potrebbero chiedere delle agevolazioni.
Una condizione necessaria affinché l’interessato possa richiedere l’ISEE corrente è che abbia già in suo possesso un ISEE ordinario. Inoltre, è utile ricordare che l’ISEE corrente ha una durata massima di sei mesi dalla presentazione della DSU. Questo è quanto stabilisce l’art. 28-bis del D.L. n. 34/2019. Da quanto abbiamo sin qui analizzato, è possibile notare che la richiesta dell’ISEE corrente potrebbe essere estremamente utile per alcuni contribuenti. In particolare, coloro che hanno subito un peggioramento delle proprie condizioni economiche nell’arco dell’anno o dei mesi precedenti, potrebbero avvalersi di questa formula documentale. Attraverso l’utilizzo dell’ISEE corrente, i nuovi dati potrebbero offrire l’opportunità di richiedere alcune agevolazioni o sussidi per la famiglia o a sostegno del reddito.