La Redazione di ProiezionidiBorsa ha più volte affrontato temi relativi ai finanziamenti contro cessione del quinto. Questo prodotto prevede il pagamento delle rate direttamente dal datore di lavoro nella misura massima di un quinto della retribuzione. Il principale vantaggio della cessione è l’accessibilità anche per i soggetti privi dei requisiti di solvibilità previsti da banche e finanziarie. Di contro, è uno strumento spesso molto oneroso con una serie di costi applicati al momento della sottoscrizione del contratto.
Recentemente abbiamo informato i Lettori su come annullare una cessione senza eccessivi costi. Oggi vedremo invece che in questi casi hai diritto ad un rimborso sul tuo finanziamento: a seguito di un’estinzione anticipata o di un rifinanziamento. Ricordiamo che i consumatori hanno diritto ad estinguere un finanziamento in qualsiasi momento, come previsto dall’articolo 125 del TUB. Le operazioni di rifinanziamento sono invece dei nuovi prestiti che sostituiscono i precedenti in base ad un accordo tra finanziaria e clienti.
I costi rimborsabili
I prestiti con cessione del quinto presentano tre diverse tipologie di commissioni addebitate in sede di erogazione. Esse sono, in primo luogo, le commissioni bancarie e finanziarie, ovvero i costi legati alla messa a disposizione della somma erogata. Le polizze sui rischi vita ed impiego, oneri sostenuti dal cliente per ridurre il rischio di credito per l’istituto erogatore. La terza voce commissionale, invece, riguarda le provvigioni pagate all’agente che ha intermediato la pratica.
Alcuni di questi oneri non sono rimborsabili in quanto riferiti a costi fissi non legati alla durata del finanziamento. Rientrano in questa categoria le spese di istruttoria e gestione pratica. Esistono altre voci che, invece, vanno rimborsate in caso di estinzione anticipata del finanziamento. Stiamo parlando delle polizze e del costo del denaro. Tutti gli oneri direttamente collegati all’effettiva durata del prestito. Quindi, in questi casi hai diritto ad un rimborso sul tuo finanziamento.
In questi casi hai diritto ad un rimborso sul tuo finanziamento
Se decidiamo di estinguere un finanziamento prima della scadenza o di sostituirlo con uno nuovo, la finanziaria dovrà restituirci parte dei costi. La prima voce da rimborsare è quella relativa alla quota di assicurazioni non utilizzata.
Nel caso di un finanziamento quinquennale, la finanziaria addebiterà in anticipo il costo di cinque anni di polizza. Se chiudiamo il finanziamento prima del termine, il cliente dovrà pretendere il rimborso della differenza.
Anche gli oneri relativi alle attività dell’agente successive all’erogazione sono da rimborsare in sede di estinzione. Per calcolare l’esatto importo dei rimborsi, l’art. 125 del TUB prevede la logica “pro rata temporis”. Il costo iniziale verrà ricalcolato in proporzione all’importo erogato ed al numero di rate rimborsate anticipatamente. Un ultimo aspetto importante riguarda le rate non dovute. Spesso le lungaggini amministrative per l’estinzione o il rifinanziamento comportano il pagamento di rate già calcolate. Anche in questi casi hai diritto ad un rimborso sul tuo finanziamento.
Come richiedere i rimborsi
Per chiudere o rifinanziare un prestito, gli istituti dovranno predisporre un conteggio estintivo. Questo documento riporterà tutti i costi ed i rimborsi applicati. Le banche e finanziarie che erogano cessioni, prevedono un modulo per richiedere il rimborso delle rate in eccesso. La nostra Redazione consiglia di prestare attenzione sia ai conteggi effettuati che alle rate effettivamente pagate dopo l’estinzione.
Può capitare che tu abbia pagato più del dovuto, in questi casi hai diritto ad un rimborso sul tuo finanziamento. Ricordiamo che i consumatori hanno diritto a rivolgersi all’Arbitro Bancario e Finanziario per risolvere in via stragiudiziale eventuali problematiche con banche e finanziarie.