La Redazione di ProiezionidiBorsa ha più volte sottolineato come la crisi, prima o poi, sarebbe giunta a intaccare i prezzi delle abitazioni in vendita.
Un noto portale immobiliare ha pubblicato le stime dei prezzi delle abitazioni usate e relativi allo scorso mese di ottobre. Il mercato nel complesso regge ma non crolla. Tuttavia, in queste città, i prezzi delle case in vendita sono scesi più della media nazionale che risulta, appunto, in lieve flessione. Vediamo di capire dove.
Il quadro immobiliare generale
Come tutti i dati medi, anche quelli relativi ai valori immobiliari contengono al loro interno dinamiche “variopinte”. C’è chi sale e chi scende.
Ad ottobre i valori delle case usate in vendita risultano in discesa dello –0,3%, rispetto al mese di settembre 2020, e addirittura –1,1%, rispetto a luglio. Ma in aumento del +0,8% su base annua, ossia rispetto ad ottobre 2019.
Ancora, il prezzo medio, al metro quadro, delle case usate si è attestato sui 1.727 euro.
Dunque, un quadro in chiaro-scuro. A inizio anno il lockdown ha certamente congelato le compravendite, il cui trend, per forza di cose, è riesploso in estate. C’erano, infatti, tutte le trattative rimaste precedentemente in sospeso, oltre alle nuove richieste che, nel frattempo, sono giunte, comunque, sul mercato.
Il macro-quadro del mercato residenziale
Ad ottobre, tra le venti Regioni, ne sono risultate dodici dove i prezzi delle case usate in vendita erano in trend discendente e sette ascendente. Una sola, l’Emilia Romagna, si è attestata sugli stessi valori di settembre.
Tra le Regioni i cui prezzi sono in flessione, il podio è composto da Abruzzo, Sardegna e Trentino Alto Adige (nell’ordine: –1,4%; –1,2%; –1,1%).
I primi tre posti, tra le Regioni in salita, sono stati invece appannaggio di Basilicata (+1,3%), Puglia (+0,8%) e Lombardia (+0,7%).
La dinamica a livello più profondo
Le stesse dinamiche discendenti si ravvisano anche passando al livello delle province. Qui il crollo maggiore (mese su mese) appartiene alla provincia di Lecco, dove il saldo è stato del –5,7%. Ancora peggio ha fatto la sola città capoluogo (ossia Lecco), dove la caduta è stata del –6,3%.
Tornando al livello delle province, al secondo posto troviamo quella di Ascoli Piceno (–4,5%) e poi quella di Teramo (–3,3%).
A livello dei singoli capoluoghi di provincia, invece, il segno meno non è stato solo una prerogativa della città lombarda. A scendere, infatti, sono stati i prezzi delle case usate delle città di Oristano (–4,1%), Isernia (–3,9%), Napoli (–1,5%). E, poi, ancora, quelle di Palermo (–1,3%), di Torino (–0,7%) e di Roma (–3,3%).
Dunque, in queste città i prezzi delle case in vendita sono scesi più della media nazionale e si prestano, quindi, a possibili opportunità di fare un buon acquisto.
Come avviene anche nel mercato finanziario, l'”affare” è sempre funzione di due parametri:
a) un sottostante perfetto (in questo caso: un immobile privo di danni alle strutture o, comunque, potenzialmente già perfetto per abitarci subito);
b) un ottimo prezzo di acquisto.
Infine, in quest’altro articolo presentiamo come dovrebbe essere la casa più amata dagli italiani secondo i più recenti sondaggi.