Siamo ancora nel bel mezzo della digestione dei pasti succulenti di Pasqua e Pasquetta. Una parentesi di gioia per grandi e piccini, che in attesa delle vacanze estive hanno staccato la spina almeno per una manciata di giorni.
Tuttavia, tanti figli e nipoti che in questi giorni hanno ricevuto in dono del denaro, sono alle prese con un bel dilemma. Vale a dire: ma in quanto tempo 500 euro raddoppiano in 1.000 euro sul conto corrente?
Non esistono magie o alchimie
Partiamo dal presupposto che non esistono formule magiche che ne consentono la moltiplicazione a piacimento. Se si sceglie di depositarli in un c/c infruttifero o in un salvadanaio, quei soldi nel tempo perderanno di valore.
Ad esempio già a Capodanno 2021 quelle 500 euro varranno all’incirca 497 euro in termini reali. Mentre al Capodanno prossimo (tra 21 mesi circa) si ridurranno a un valore effettivo di quasi 492,80 euro. A Natale del 2030 non varranno invece più di 450 euro reali, assumendo un’inflazione media per il decennio in corso non oltre l’1-1,10%.
In quanto modi raddoppiare il capitale?
Cerchiamo allora di capire in quanto tempo 500 euro raddoppiano in 1.000 euro sul conto corrente. La via obbligata passa quindi o per l’attività d’impresa o per qualche forma d’investimento tra le tantissime a disposizione.
Scegliendo la seconda, il nostro dubbio sarà sciolto da una formula di matematica finanziaria. In essa entrano in gioco i seguenti parametri:
a) il capitale di partenza, nel nostro caso gli ipotetici 500 euro ricevuti in dono nel weekend appena concluso;
b) il tasso d’interesse con cui mettiamo a frutto i soldi;
c) il montante finale, ossia i 1.000 euro che in realtà sono per metà il capitale di partenza e per metà gli interessi guadagnati nel tempo;
d) il tempo necessario per il “raddoppio”, che costituisce la nostra incognita.
Investimento che fai, raddoppio che ti ritrovi
Due in particolare saranno gli elementi da cui dipendono i tempi necessari a raddoppiare un qualunque capitale di partenza:
a) il regime di capitalizzazione scelto, semplice o composto. Nel primo caso, l’interesse incassato è direttamente proporzionale al capitale e al tempo d’impiego dello stesso.
Nel regime di capitalizzazione composto, invece, al termine di ogni anno non incassiamo gli interessi maturati. Essi vengono invece aggiunti al capitale iniziale e contribuiscono a produrre interessi per il tempo futuro.
b) il tasso d’interesse al quale lasciamo lavorare i nostri soldi.
Dunque, in quanto tempo 500 euro raddoppiano in 1.000 euro sul conto corrente?
I tempi del raddoppio sono molto più lunghi nel caso del redime di capitalizzazione semplice. Infatti, se investiamo i nostri 500 euro al tasso dello 0,50% (lordo) annuo, ci vorranno ben 200 anni! Passando a un tasso lordo annuo dell’1,00% il tempo si dimezza a 100 anni.
Con un interesse del 2,00% avremo invece un montante di 1.000 euro in “soli” 50 anni. Infine, al tasso del 5,00% incasseremo mille euro finali al termine del 20° anno dell’investimento.
Scegliendo la capitalizzazione composta, invece, i tempi si accorciano notevolmente. Ripetiamo i calcoli di cui sopra ma cambiando solo il regime finanziario applicato.
Quindi, con il tasso dello 0,50% lordo annuo serviranno quasi 139 anni, mentre raddoppiando l’interesse serviranno 69 anni e mezzo. Infine, con un tasso d’interesse del 2,00% e 5,00% saranno sufficienti, rispettivamente, 35 anni e 14 anni e 3 mesi circa.
Ecco dunque in quanto tempo 500 euro raddoppiano in 1.000 euro sul conto corrente. Infine, nell’articolo di cui qui il link illustriamo un ETF che nel lungo periodo ha retto benissimo anche all’urto profonde del Covid.