Questo report si propone di illustrare un metodo, tanto semplice, quanto efficace, per scegliere i mercati su cui puntare nei prossimi mesi.
Molti sono i metodi che, a tal fine, si possono desumere dall’analisi tecnica o da altre metodiche, ma noi ci proponiamo di semplificare il tutto.
Con questo metodo, potrai scegliere tra diversi mercati, quelli su cui è preferibile puntare per la tua operatività, cercando di prevedere quelli a maggior tasso di crescita (per operatività al rialzo) o di decrescita (per operatività al ribasso).
Il metodo verrà quindi applicato, nel presente report, all’analisi ed alla scelta di alcuni principali indici azionari occidentali, in ottica di medio/lungo, ma nulla toglie, ovviamente, che si possa applicare anche in ottica di breve/medio termine.
Il sistema si basa sulla individuazione di supporti e resistenze dinamici, e lo possiamo articolare nei seguenti step:
probabilmente, molti tra i lettori conosceranno almeno parte dei seguenti principi, desunti dall’analisi grafica, ma pare opportuno richiamarli di seguito, per maggior chiarezza espositiva.
1) Il primo passo consiste nell’individuare, discrezionalmente, minimi e massimi che si possano ritenere rilevanti.
Ad esempio, si possono considerare rilevanti quei minimi e massimi che per un certo tempo non rimangono violati (supporti e resistente temporali), oppure quei minimi e quei massimi da cui partono trend di segno contrario al precedente di una certa ampiezza percentuale (rialzo per l’individuazione di un minimo, e simmetricamente ribasso, al fine d’individuare un massimo).
Ad esempio, in ottica di medio/lungo, potremmo considerare minimi e massimi che rimangono inviolati almeno un mese, o da cui partono movimenti di una certa consistenza percentuale, ad esempio del 10%.
Comunque, visto che il metodo si base in parte sulla discrezionalità dell’analista, sarà quest’ultimo, anche solo in base all’analisi grafica, a stabilire quali minimi e massimi scegliere.
2) Eseguito quanto al punto 1), si tracciano delle rette sui minimi prescelti, e quindi si va ad individuare, sui massimi, se esiste una retta parallela a quella tracciata sui minimi, che interseca, cioè passa per un certo numero di massimi.
La stessa cosa, simmetricamente, si fa, dopo aver tracciato una retta che interseca i massimi.
3) Si riescono ad individuare delle rette valide, quando ognuna di queste interseca almeno 2, 3 o 4 massimi/minimi, se parallela alla prima retta tracciata, mentre soprattutto la prima retta potrebbe intersecare anche solo due punti di minimo/massimo.
Se si individuano delle rette, occorre considerare se sono parallele tra loro o meno.
4) Se si individua una copia di rette parallele, queste formano un canale.
5) Se i minimi/massimi, che intersecano tali rette, si sono formati in un determinato arco temporale, quest’ultimo definisce la tendenza temporale del canale stesso.
Ad esempio, rette parallele che intersecano minimi e massimi che si formano nell’arco di un giorno, saranno intraday, e poi si passa al settimanale, al medio, al lungo termine, e via dicendo.
6) Una volta definito il canale, occorre valutare se l’inclinazione del canale, formato da due rette parallele, sia rialzista o ribassista.
7) Ed eccoci giunti al punto finale, la scelta dei mercati.
I canali che si individuano con la dianzi richiamata tecnica grafica, possono essere interpretati come la rappresentazione grafica della velocità con cui i mercati salgono o decrescono.
Se il trend è sufficientemente duraturo (tale dato si desume dalla larghezza del canale stesso), allora questo significa che tenderanno a scendere o salire con maggior velocità quei mercati che presentano un’inclinazione rialzista o ribassista più accentuata.
Dovendo, quindi, scegliere su quali mercati puntare al rialzo, occorre intanto individuare i relativi canali, e vedere quali mercati siano rialzisti, e quindi bisognerebbe puntare su quelli con la maggior inclinazione rialzista.
Considerazioni analoghe, e simmetriche, valgono naturalmente per mercati ribassisti.
Il metodo potrebbe essere spiegato anche in termini matematici, ma la cosa più semplice da fare è quella di dare un’occhiata agli indici, individuare i canali, ed il gioco è fatto.
Da precisare, naturalmente, che occorre considerare eventuali inversioni del trend.
Se, ad esempio, si è investito al rialzo su un mercato che denotava un’impostazione rialzista, tale scenario sarà da considerare probabilmente invertito, non più valido, quando i corsi avranno eventualmente superato al ribasso la retta supportiva, che sosteneva il trend medesimo.
Analoga e simmetrica considerazione vale, naturalmente, per i trend ribassisti, qualora sia superata al rialzo la retta resistenziale, che delimitava il trend medesimo.
Ecco, quindi, di seguito alcuni punti essenziali di un’analisi sui principali mercati azionari occidentali, condotta con il dianzi indicato metodo.
Tale analisi si articola in 3 punti:
A) individuazione delle principali rette di supporto e resistenza sui seguenti indici azionari:
Dow Jones
Ftse Mib
Dax
Eurostoxx
Cac 40
Ftse 100.
B) Individuazione della natura del trend, rialzista o ribassista.
C) Scelta dei mercati.
Per semplicità, ovviamente uniamo le fasi
A e B:
Dow Jones
Individuiamo un chiaro trend rialzista, congiungendo i minimi del 2.009 con quelli di ottobre 2.011.
Ne risulta una retta supportiva di lungo, che interseca due minimi rilevanti, sia in termini di reazione percentuale scaturita dai medesimi, sia in termini di tenuta temporale.
Individuiamo anche un canale rialzista, tracciando una parallela alla retta supportiva, retta di resistenza che interseca molti massimi, tra cui quelli di Dicembre 2.008, Novembre e Dicembre 2009, Febbraio 2.011.
Analogamente, procediamo con gli altri indici.
Per semplicità, indichiamo di seguito semplicemente due minimi e due massimi, per ogni mercato, da cui passano le relative rette di supporto/resistenza, senza dilungarci ad individuare ulteriori minimi/massimi intersecati.
Il lettore, se lo desidera, potrà approfondire lo studio grafico, cogliendo ulteriori punti di intersezione.
Ftse Mib
Retta di supporto intersecante i minimi del 2.009 e di settembre 2.011.
Retta di resistenza, parallela, intersecante il massimo di ottobre 2.008 e quello di febbraio 2.011.
Il trend è moderatamente inclinato al rialzo, quasi neutro/rialzista, si potrebbe definire.
Dax
Individuato trend rialzista delimitato dalle seguenti due rette:
supporto intersecante i minimi del 2.009 e di settembre 2.011
resistenza intersecante i massimi di febbraio e maggio 2011.
Eurostoxx
Individuato trend moderatamente rialzista, delimitato dalle seguenti due rette:
supporto intersecante i minimi del 2.009 e di settembre 2011
resistenza intersecante i massimi di febbraio 2.010 e di febbraio 2.011.
Cac 40
Individuato trend moderatamente rialzista, delimitato dalle seguenti due rette:
supporto intersecante i minimi del 2.009 e di settembre 2011
resistenza intersecante i massimi di aprile 2.010 e di febbraio 2.011.
Ftse 100
Individuato trend rialzista delimitato dalle seguenti due rette:
supporto intersecante i minimi del 2.009 e di agosto 2.011
resistenza intersecante i massimi di novembre 2.009 e febbraio 2011.
Passiamo, quindi, alla FASE C
La prima cosa che notiamo è che tutti gli indici analizzati hanno un trend rialzista, ma con significative differenze nel rispettivo tasso di crescita.
Ftse Mib ed Eurostoxx hanno un tasso di crescita molto moderato, ed il loro trend, più che rialzista, pare neutro/rialzista, quindi direi che sarebbero da scartare, in un paniere di indici dedicati all’investimento rialzista.
In questo gruppo di indici caratterizzati da trend moderatamente rialzista, possiamo inserire anche il francese Cac 40, caratterizzato da un andamento analogo all’Eurostoxx.
Passiamo quindi al gruppo, invece, di indici a maggior crescita.
In tale ambito vanno sicuramente segnalati Dow Jones e Ftse 100, seguiti dal tedesco Dax.
In un paniere, quindi, di indici su cui puntare, pare opportuno escludere quelli del primo gruppo, e diversificare i propri investimenti, invece, su quelli del secondo gruppo.
Sempre fare attenzione, comunque, all’evoluzione delle quotazioni, e considerare lo scenario rialzista valido, solo fino alla violazione della retta di supporto.