Il pagamento dell’Imposta Municipale Unica rappresenta spesso una voce di spesa non trascurabile per milioni di famiglie. In quali casi spetta la riduzione IMU del 50% sulla seconda casa? Alcune tipologie di contratti di locazione tra familiari possono offrire la possibilità di beneficiare di un’agevolazione sul calcolo dell’imposta fino ad ottenere una significativa riduzione. Di seguito analizziamo i dettagli.
Come funziona il contratto di comodato gratuito con il familiare e quali agevolazioni può riservare
Quando un figlio decide di andare a vivere per conto proprio, talvolta riceve la possibilità di risiedere in una casa di proprietà di uno dei genitori. Situazioni simili possono verificarsi con una certa frequenza e in taluni casi determinano anche l’occasione di uno sconto IMU. In quali casi spetta la riduzione IMU del 50% sulla seconda casa? In base a quanto stabilisce la normativa, una casa che il genitore concede al figlio in comodato gratuito può ricevere una riduzione dell’imposta IMU fino al 50%. Tale regola si ritiene valida anche quando è il figlio a cedere l’abitazione al genitore. Attenzione però a tener presenti alcune regole.
Come ottenere una riduzione IMU sulla seconda casa?
Il regolare contratto registrato di comodato gratuito tra familiari può determinare una significativa riduzione dell’imposta IMU. Questo è quanto stabilisce la Legge n. 208/2015 che ha interamente rivisitato la gestione die contratti di comodato gratuito. Tale riduzione dell’imposta è valida nella misura in cui il soggetto che riceve l’immobile in comodato lo utilizzi esclusivamente come abitazione principale. Affinché si renda applicabile lo sconto sull’aliquota, è necessario che il comodante risieda altresì in una abitazione di sua proprietà.
Per fare un esempio, non è possibile applicare l’agevolazione se: il genitore va a vivere in una casa in affitto lasciando che il figlio utilizzi l’appartamento di proprietà come abitazione principale. La condizione di applicabilità dell’agevolazione prevede che: il comodante possieda solo quella abitazione che cede in comodato e egli risieda in un’altra nel medesimo Comune. La riduzione invece non è applicabile se le abitazioni in questione risultano entrambe come abitazioni di lusso che rientrano nelle categorie A/1, A/8 e A/9. Al contrario, è possibile fruire dello sconto del 50% per fabbricati di interesse storico o artistico. Ciò in base a quanto determina l’art. 10 del D. Lgs. n. 42/2004.
In quali casi spetta la riduzione IMU del 50% sulla seconda casa? In base a quanto specifica il MEF sulla definizione di “immobile”, la circolare n. 1/DF/2016 chiarisce che: nella definizione di immobile deve inserirsi inderogabilmente l’uso abitativo dello stesso. Si considerano alcune pertinenze nei limiti che impone la Legge. Ecco dunque in quali casi spetta la riduzione IMU del 50% sulla seconda casa. È sempre utile che l’interessato verifichi le condizioni di applicabilità della regola nel proprio Comune di appartenenza e la modalità di fruizione della riduzione.
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