In pochissimi sanno che i massaggi hanno questi effetti benefici anche dopo un infortunio

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Gli sportivi lo sanno: i massaggi fanno bene ai muscoli, riducono lo stress e danno un senso di benessere generalizzato. Già i nostri antenati, oltre 3000 anni fa, usavano massaggiare i muscoli doloranti. Ma funzionano davvero?

Dopo un crampo, uno stiramento, fare un massaggio ha l’effetto di migliorare la condizione del muscolo? Se così non fosse, se cioè il muscolo non migliorasse effettivamente, perché ci sentiamo meglio dopo il massaggio?

Per rispondere a queste domande è stato appena approntato uno studio fondamentale, poi pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Translation Medicine. I risultati sono significativi e in parte sorprendenti. In pochissimi infatti sanno che i massaggi hanno questi effetti benefici anche dopo un infortunio.

Il Nobel del tatto

Qualche giorno fa, il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia 2021 è andato a David Julius e Ardem Patapoutian per i loro studi sul senso del tatto. Attraverso il tatto percepiamo il mondo: siamo confortati da un dolce abbraccio e le nostre mani sono piacevolmente riscaldate dal calore di una tazza di caffè, ma ci allontaniamo con dolore dalla puntura pungente di una spina o una fiamma calda.

Queste percezioni sono modellate da informazioni sensoriali relative sia alla temperatura, calda o fredda, sia alla pressione.

Patapoutian e Julius sono stati premiati per aver contribuito a scoprire come funzionano questi processi nel corpo e a chiarire come gli stimoli di temperatura e pressione dal mondo esterno vengono convertiti in impulsi elettrici nel nostro sistema nervoso.

Quest’assegnazione del Premio Nobel è strettamente legata al massaggio, che è tatto, pressione e contatto.

In pochissimi sanno che i massaggi hanno questi effetti benefici anche dopo un infortunio

In un lavoro condotto presso il Wyss Institute di Harvard (Seo BR et al, 2021), gli scienziati hanno studiato, in maniera controllata, gli effetti benefici della stimolazione meccanica (meccanoterapia) su muscoli lesionati.

Per fare questo hanno progettato e costruito un dispositivo in grado di controllare con precisione la quantità e la forza applicata durante il massaggio. Hanno applicato questo dispositivo sia su muscoli sani, sia su muscoli lesionati.

I ricercatori hanno scoperto che, rispetto al controllo, si assiste a una riduzione delle fibre muscolari danneggiate quando si applica una stimolazione meccanica per 14 giorni. Maggiore è la forza applicata dal dispositivo durante il trattamento, più forti diventano i muscoli lesionati, a conferma che la meccanoterapia migliora il recupero muscolare dopo l’infortunio. Il muscolo così trattato inoltre recupera la forza molto più rapidamente rispetto al controllo.

Perché questo succede?

Secondo lo studio, la pressione meccanica esercitata è in grado di eliminare rapidamente le cellule immunitarie chiamate neutrofili dal tessuto muscolare gravemente ferito. I neutrofili sono importanti difese dell’organismo contro patogeni o tessuti danneggiati. Tuttavia, una volta innescata la risposta infiammatoria è importante che l’infiammazione si risolva rapidamente per permettere ai processi rigenerativi di compiere il percorso verso la guarigione.

Questa scoperta è fondamentale perché consente di modulare l’azione del sistema immunitario in maniera non invasiva e senza farmaci.