Può capitare ad ognuno di noi di attraversare un periodo di stress o di difficoltà emotiva. Può essere per colpa di una relazione finita male, oppure per il troppo lavoro. Magari può essere anche semplicemente un periodo in cui si hanno tanti pensieri per la testa.
È proprio in questi momenti che si verifica la possibilità di attacchi d’ansia causati dallo stress di queste situazioni. L’ansia, come si sa, è uno stato psichico che può presentarsi con alcuni sintomi anche sul piano fisico.
Fra quelli più comuni c’è la cosiddetta mancanza di fiato. Semplicemente può cominciare a venire meno il respiro e la persona si può trovare in uno stato di iperventilazione.
Per questa ragione è utile sapere come poter controllare la propria respirazione in questi momenti.
Nelle prossime righe vedremo come in pochissimi conoscono questa speciale tecnica di respirazione per contrastare gli attacchi d’ansia.
Cosa succede quando si verifica un attacco d’ansia
Partiamo dalla premessa che, nei casi di un attacco d’ansia, solitamente si respira con una profondità ed un ritmo maggiore del normale. Questo porta ad avere più ossigeno nel corpo rispetto a quanto ce n’è bisogno in quell’istante.
Ciò che si percepisce è l’incombenza di un pericolo è questo ci spinge ad aumentare il ritmo del respiro. La conseguenza è una minore concentrazione di anidride carbonica nel sangue con una successiva vasocostrizione periferica. Il cervello, meno irrorato, richiederà quindi ancora più ossigeno.
Tutto questo è un circolo vizioso che può essere spezzato se si riesce a controllare meglio la propria respirazione. La tecnica a cui faremo riferimento è quella denominata espirazione profonda.
La si può eseguire in qualsiasi posizione ci si senta comodi, anche in piedi ed è utile sapere anche un’altra cosa. L’espirazione è connessa al cosiddetto sistema nervoso parasimpatico, cioè quella parte che incide sulla capacità del nostro corpo di rilassarsi e tranquillizzarsi.
In pochissimi conoscono questa speciale tecnica di respirazione per contrastare gli attacchi d’ansia
Quello che è stato appena descritto, è il motivo per cui la prima cosa da fare quando si è in uno stato d’ansia, è un respiro profondo e lungo. Si deve ben espirare completamente buttando fuori tutta l’aria dai polmoni e poi inspirare.
Si potrebbe pensare di allungare la fase di espirazione rispetto a quella dell’inspirazione. Un esempio sarebbe espirare per circa 6 secondi mentre si può inspirare per 4.
Deciso il tempo, inoltre, si può continuare per un massimo di 5 minuti in attesa che la respirazione si stabilizzi.
Ovviamente è bene tenere presente che, qualora l’ansia diventasse un problema a livello del benessere psicofisico e sociale, è fondamentale rivolgersi ad uno specialista.
Grazie a lui si potranno indagare le cause che derivano da questi attacchi di ansia e fare un importante lavoro su sé stessi.