In tutte le culture del Mondo ci sono dei momenti di passaggi e delle tappe che segnano la vita delle persone. In alcuni popoli ci sono ancora dei riti di iniziazione, dei riti di passaggio che sono molto importanti per la vita di tutti. Nella nostra cultura, italiana e occidentale, nel passato c’erano riti simili.
Oggi, però, con la modernità molti di questi riti sono spariti. Forse, solo la religione resta l’elemento che ricorda lo scorrere della vita. Battesimi, cresime, matrimoni e funerali scandiscono la vita di moltissime persone. Per gli altri, restano davvero poche cose. Quindi, spesso capita che siano gli anni delle persone a rappresentare dei passaggi della vita. Infatti, in pochi riescono a vivere al meglio questo importante passaggio della vita.
Le tappe fondamentali
Iniziamo con la tenera età: i bambini cominciano a cambiare comportamento e ad avere coscienza di sé quando vanno a scuola. Poi arrivano i 18 e i 20 anni: la prima tappa fondamentale della vita. In quegli anni si inizia a poter guidare, votare, diventare quasi autonomi. In molti Paesi europei a quell’età i ragazzi cominciano persino a vivere da soli. Altra tappa importante è l’Università o il primo lavoro. Alcuni iniziano a lavorare già a 18 o 19 anni. Tuttavia, se la salute lo permette, tutti arrivano alla prossima tappa della vita. I 30 anni.
In pochi riescono a vivere al meglio questo importante passaggio della vita
Avere 30 anni al giorno d’oggi è, per certi aspetti, diverso rispetto a com’era in tutte le altre epoche della storia. Da un punto di vista strettamente biologico, non sembrano notarsi sostanziali differenze. Invece, dal punto di vista sociale ed economico, la questione cambia. Ci sono, infatti, molti pregiudizi su quest’età: si dovrebbe avere già una propria famiglia, un lavoro sicuro e dei progetti solidi. Ebbene, purtroppo non è il caso di tutti. Ciò che davvero conta per vivere al meglio questo passaggio di vita è sentirsi bene con sé stessi e con le scelte che abbiamo fatto.