In pochi conoscono l’altissimo rischio di mangiare cibo contaminato e come eliminarlo

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Ogni anno, le malattie di origine alimentare colpiscono circa 600 milioni di persone in tutto il Mondo, come riportato dalla World Health Organization. Una delle cause principali è la contaminazione batterica, ovvero quando una persona si ammala mangiando cibo contaminato.

Nonostante sia un fenomeno diffuso, in pochi conoscono l’altissimo rischio di mangiare cibo contaminato e come eliminarlo. Fortunatamente, possiamo fare molto per evitare che ciò accada, per proteggere noi stessi e gli altri.

Come si contaminano gli alimenti

La contaminazione batterica si verifica quando i batteri si moltiplicano sul cibo e ne provocano il deterioramento. Se mangiamo questo cibo contaminato, possiamo contrarre una malattia di origine alimentare, come l’intossicazione alimentare o l’infezione da cibo (pensiamo alla salmonella o la listeria di cui abbiamo già parlato).

I batteri possono essere trasferiti al cibo in vari modi: attraverso gli utensili, attraverso le persone che maneggiano il cibo, attraverso cibi contaminati. I batteri esistono naturalmente su carne cruda, pollame e pesce e possono crescere sul cibo lasciato nella “zona di pericolo” (tra i 4 e i 60°C)  per troppo tempo (i batteri possono replicarsi a una velocità esponenziale in appena 20 minuti quando si trovano in questo intervallo di temperatura). Si moltiplicano anche quando il cibo non si conserva a temperature adeguate. Inoltre, se gli alimenti a rischio di contaminazione sono stati lasciati nella zona di pericolo per più di 2 ore, è meglio buttarli via.

Gli effetti collaterali da contaminazione batterica includono mal di stomaco, perdita di appetito, mal di testa, nausea e diarrea. Questi sintomi di solito si verificano entro 24 ore dall’assunzione di cibo contaminato, ma a volte possono comparire giorni o settimane dopo, a seconda del tipo di batteri.

In pochi conoscono l’altissimo rischio di mangiare cibo contaminato e come eliminarlo

Ci sono cose che possiamo fare per ridurre il rischio di malattie di origine alimentare. Ad esempio:

  • Leggere attentamente le date di scadenza dei cibi ed evitando di acquistare alimenti vicini alla data di scadenza (salvo che non si abbia intenzione di mangiarli subito);
  • Mettere la carne cruda e il pollame in sacchetti della spesa separati dal resto della spesa;
  • Igienizzare i sacchetti della spesa riutilizzabili prima e dopo la spesa;
  • Evitare di mangiare prodotti crudi non lavati;
  • Prendere gli alimenti deperibili per ultimi quando facciamo la spesa per ridurre il tempo che trascorrono nella zona di pericolo (latte, carne, pollame e insalata di pasta);
  • Mettere via il cibo subito una volta arrivati a casa.

Suggerimenti per conservare gli alimenti in sicurezza

  • Impostare la temperatura del frigorifero sui 4°C o meno, e il congelatore sui -18 °C o meno.
  • Conservare carne e pollame crudi in un contenitore sigillato o in un sacchetto di plastica sul ripiano inferiore del frigorifero per evitare che i loro succhi contaminino altri alimenti;
  • Utilizzare gli avanzi refrigerati entro 2-3 giorni e cuocerli a temperature adeguate;
  • Refrigerare gli avanzi entro 2 ore dalla cottura;
  • Cucinare e riscaldare correttamente il cibo: quando viene riscaldato a temperature superiori ai 60°C, i batteri non sono in grado di sopravvivere e iniziano a morire.

Assicuriamoci anche di seguire pratiche sicure per la manipolazione degli alimenti, igienizzando le mani e utilizzando utensili da cucina ben puliti.