La riforma pensione nel 2021 permette, ad alcune categorie di lavoratori, di accedere alla pensione con 58, 62 e 63 anni di età. In effetti si tratta di due misure già esistenti nel 2020 e che sono state prorogate nel 2021. La terza, invece, riguarda il prepensionamento attraverso anche il contratto di espansione, con un apertura delle possibilità anche alle aziende con 250 unità. Analizziamo nel dettaglio le tre possibilità per andare in pensione con 58, 62 e 63 anni nel 2021.
Le misure pensionistiche inserite nella Legge di Bilancio 2021
La Legge di Bilancio 2021 prevede due proroghe: l’Ape Sociale e l’Opzione Donna. Esaminiamo nel dettaglio i requisiti e cosa cambia nel 2021.
L’Opzione Donna è una misura dedicata alle lavoratrici dipendenti e autonome. I requisiti richiesti sono:
a) 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti del settore privato e pubblico;
b) 59 anni di età per le lavoratrici autonome;
c) le lavoratrici devono maturare 35 anni di contributi.
Le lavoratrici per accedere all’Opzione Donna devono perfezionare i requisiti entro il 31 dicembre 2020.
Prevista, inoltre, una finestra mobile di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.
L’anticipo pensionistico APE Sociale, invece, permette di accedere alla pensione con 63 anni e 30 anni di contributi o 36 anni se si tratta di lavoratori che svolgono mansioni gravose.
Oltre a questi requisiti è richiesto che il lavoratore appartenga ad una delle quattro tutele previste dalla normativa (disoccupato, invalido, caregiver, lavori gravosi).
Le lavoratrici madri, che accedono all’anticipo pensionistico APE Sociale, ricevono uno scontro sul requisito contributivo di un anno per un figlio, di due anni per due figli in poi.
Questa misura non prevede finestre mobili.
In pensione con 58, 62 e 63 anni nel 2021
Abbiamo esaminato come andare in pensione con 58 anni di età con l’Opzione donna, a 63 anni di età con l’APE Sociale e, infine, vediamo come accedere a 62 anni?
Nel 2021 è possibile accedere alla pensione a 62 anni con Quota 100 che richiede anche 38 anni di contributi. Ma la vera novità inserita nella Legge di Bilancio 2021 è il contratto di espansione che permette il prepensionamento 5 anni prima, quindi, a 62 anni. Inoltre, i lavoratori devono aver raggiunto il requisito contributivo di 20 anni richiesti per la pensione di vecchiaia.
Questa possibilità di prepensionamento con il contratto di espansione è estesa anche alle aziende con 250 dipendenti.
Quindi, è possibile andare in pensione con 58, 62 e 63 anni di età nel 2021 con queste misure inserite nella Legge di Bilancio 2021 quando sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
Da ricordare che le altre misure pensionistiche non subiscono variazioni e sono possibili anche nel 2021.