A tutte le persone piace vedersi bene e mantenere il proprio aspetto, per quanto possibile, piacevole. Tuttavia, talvolta, possono verificarsi degli incidenti di percorso. Può succedere, infatti, che ci sottoponiamo ad un intervento chirurgico che riesce male oppure ad un trattamento estetico che ci cagiona effetti collaterali indesiderati. Nello specifico, il danno estetico consiste in una modificazione peggiorativa dell’aspetto fisico di una persona, conseguente ad un intervento chirurgico o ad un trattamento medico/estetico.
Esempi di danno estetico possono essere quello consistente in una bruciatura causata da un laser depilatorio, oppure in cicatrici derivanti dall’ effettuazione di un peeling al volto. Oppure, si parla di danno estetico quando si fa un’infiltrazione di botulino e si subisce una deformazione al labbro o al viso. Ebbene, a questo punto è legittimo chiedersi: “in caso di danno estetico, cosa si può fare per tutelarsi?”
Soggetti deputati ad effettuare prestazioni estetiche
Quando si parla di prestazioni estetiche, bisogna distinguere la medicina estetica dai trattamenti effettuati dall’estetista. Nel primo caso, siamo nell’ambito di quella branca della medicina che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita di chi ha inestetismi rilavanti. L’estetista, invece, è un soggetto specializzato nel trattamento e nella cura del corpo ai soli fini estetici. Per svolgere i suoi trattamenti, può avvalersi anche di macchinari quali: la luce pulsata, il laser o gli elettrostimolatori. Tuttavia, non può svolgere prestazioni a carattere terapeutico, che sono di esclusiva competenza del medico. Fatta questa distinzione, risulta chiaro che per taluni trattamenti estetici, non è possibile rivolgersi all’estetista.
Doveri di informazione
Chiunque intenda sottoporsi ad un trattamento di medicina estetica deve essere informato, preventivamente, di tutti gli eventuali rischi ed effetti collaterali possibili. Quindi, deve essere erudito in tal senso dal medico e poi firmare un consenso informato, per accettare le condizioni del contratto che si va a concludere. Sicchè, prima di procedere, il paziente dovrà essere messo al corrente di tutte le possibili complicanze, per quanto rare che possano soccorrere nella specie. Inoltre, come sopra anticipato, è bene precisare che chiunque voglia sottoporsi ad un trattamento di medicina estetica deve rivolgersi esclusivamente a medici specialisti del settore. Trattasi, all’uopo di chirurghi plastici ed estetici. Si tratta, infatti, di trattamenti terapeutici che non possono essere effettuati dai centri estetici.
Danni risarcibili
Nel rispondere, quindi, alla iniziale domanda, ossia: “in caso di danno estetico cosa si può fare per tutelarsi?”, operiamo un chiarimento. Prima di adottare qualsiasi decisione in merito, è opportuno comprendere che il prezzo eccessivamente basso del trattamento, può essere indice di pericolo e deve destarci dei sospetti. Infatti, la volontà di migliorare il nostro aspetto, non deve indurci a diventare acritici verso la realtà, al punto da non farci calcolare bene i rischi. Quindi, è meglio diffidare della cd. chirurgia low cost. Ciò premesso, passiamo al punto cruciale.
Ebbene, se a causa di un trattamento o di un intervento estetico abbiamo a subire danni, sarà possibile richiedere il risarcimento del danno. Il risarcimento deve comprendere il danno patrimoniale, ossia il rimborso di quanto versato per il trattamento. Inoltre, rientra nella suddetta voce di danno anche il mancato guadagno dovuto alla convalescenza, nonché i costi necessari per la riparazione del danno subito. Poi, spetterà il danno non patrimoniale, ossia il danno biologico e quello morale ed esistenziale subiti a causa del trattamento o intervento non riusciti.