Da quando ha avuto inizio il contagio da Covid – 19, medici, infermieri e personale sanitario stanno lavorando con turni massacranti, sotto stress e spesso privi dei presidi di protezione necessari.
Eppure, iniziano ad essere bersagliati da iniziative di alcuni studi professionali che intimano azioni legali. Questi diffondono sui social inserzioni per consulenza ed assistenza a chi voglia promuovere causa contro operatori, strutture ospedaliere ed aziende sanitarie.
L’eccezionalità della emergenza, ha spinto il personale sanitario a chiedere lo “scudo penale” contro eventuali denunce per omissioni e negligenze nella gestione del coronavirus.
In arrivo lo scudo penale per i medici
La norma presentata al Senato punta a modificare il decreto Cura Italia introducendo un articolo che preveda una forma di immunità penale per i medici.
Eccezionalmente, verrebbe limitata, durante il periodo emergenziale la loro responsabilità e verrebbero dotati di uno scudo che li protegga da azioni legale instaurate nei loro confronti.
In cosa consiste l’immunità
In arrivo lo scudo penale per i medici quindi. Se fosse approvata l’immunità comporterebbe l’inattaccabilità dei medici e delle strutture sanitarie (pubbliche e private) dal punto di vista penale, civile, amministrativo e fiscale.
Unica eccezione, gli errori e le omissioni commesse con dolo ossia con intenzionalità e coscienza del fatto.
L’urgenza sanitaria in Italia costringe il personale medico ad intervenire anche in abiti diversi da quello di specializzazione.
Per far fronte all’emergenza sanitaria ed al collasso delle strutture ospedaliere sono scesi in campo anche i neolaureati e gli specializzandi.
L’appoggio del CNF all’iniziativa
L’iniziativa ha il pieno appoggio della Federazione nazionale degli ordini dei medici. Il Consiglio Nazionale Forense. negli scorsi giorni ha preso le distanze da quegli avvocati che promuovono azioni legali per casi di malasanità, sfruttando la drammaticità del momento.
Si tratta di un tentativo di accaparramento della clientela da parte di “professionisti” che approfittano della fragilità e della paura diffusa tra le persone. Quest’ ultime già provate dalla sofferenza che l’emergenza sta provocando.
Il presidente dello Snami Angelo Testa nella denuncia alla Magistratura per una pubblicità sui social afferma che “un annuncio pubblicitario simile è vergognoso, in un momento in cui migliaia di medici, infermieri e operatori combattono con tutte le loro forze giorno e notte garantendo a discapito della loro stessa salute il miglior servizio sanitario possibile ai clienti”.