L’Agenzia delle Entrate deve recuperare nel 2021 circa 14 miliardi di euro in regime di lotta all’evasione fiscale. Infatti, è in arrivo la sconfortante comunicazione dell’Agenzia delle Entrate per i contribuenti già molto provati dalla crisi economica. La comunicazione riguarda avvisi di accertamento per contribuenti minori. Analizziamo chi riceverà la brutta sorpresa e cosa fare.
In arrivo la sconfortante comunicazione dell’Agenzia delle Entrate per i contribuenti già molto provati dalla crisi economica
Sotto la lente del Fisco le piccole e medie imprese e i professionisti per recuperare circa 14 miliardi nel 2021. Queste categorie, per la pandemia Covid e le restrizioni del Governo, sono fortemente in crisi economica. L’Agenzia delle Entrate procederà ai controlli ma considerando anche la difficile situazione economica venutasi a creare.
L’Agenzia, nello specifico, prima di procedere con l’analisi di conti e documenti, effettuerà un’analisi di rischio.
L’analisi preliminare servirà ad individuare il contribuente furbetto a colpo sicuro.
Il controllo consisterà di passare al setaccio i movimenti sospetti tramite la banca dati con 161 banche da analizzare. La ricerca sarà effettuata tramite l’utilizzo di algoritmi specifici, diventati per il Fisco uno strumento indispensabile.
L’Agenzia delle Entrate procederà con una serie di controlli mirati. Ad esempio, sarà effettuato un maggior controllo sugli aiuti economici concessi alle aziende per l’emergenza Covid. Sicuramente sottoposti al controllo i beneficiari del contributo a fondo perduto.
Cosa deve fare il contribuente se riceve la comunicazione?
L’Agenzia invierà una comunicazione (regime de minimis) chiedendo ai contribuenti di verificare la correttezza dei dati dichiarati. I contribuenti che ricevono la comunicazione di anomalie nelle dichiarazione dei redditi, che possono riguardare omissione o infedeltà, hanno la possibilità di mettersi in regola con il Fisco. Infatti, potranno regolarizzare l’errore o l’omissione con lo strumento del ravvedimento operoso.
Se il contribuente riceve la comunicazione dall’Agenzia, ma ritiene corretti i dati, dovrà solo comunicarlo al Fisco con ulteriori documenti o elementi attestanti la correttezza.
Invece, se il contribuente riceve l’avviso ma non si mette in regola o non invia chiarimenti, il Fisco non molla e procede con la notifica dell’avviso di accertamento.