La Redazione di ProiezionidiBorsa, ritorna in materia di cartelle esattoriali e pace fiscale. In arrivo il rimborso delle cartelle esattoriali insieme al saldo e stralcio. La bozza del decreto in circolazione evidenzia che oltre all’eventuale saldo e stralcio delle cartelle esattoriali tra il 2000 e 2015, arriverà anche un rimborso.
In particolare, si tratterebbe di un rimborso per quanti hanno già pagato le rate delle debitorie pendenti. È il caso delle pendenze che potrebbero essere oggetto di cancellazione. Quindi cosa fare? Di seguito cercheremo di rispondere cercando di chiarire la situazione attuale.
La situazione emergenziale ha acuito una problematica che l’amministrazione finanziaria, oggi deve affrontare obbligatoriamente: le cartelle esattoriali non più riscuotibili. In particolare di circa mille miliardi di crediti, si stima che il 45% circa sia in Default, ovvero da stralciare. Ciò comporterebbe che il lavoro amministrativo per detti crediti dello Stato si uno spreco di risorse. Da qui nasce la volontà ma anche l’opportunità di voler stralciare le cartelle tra il 2000 e il 2015.
Rottamazioni allungate e importo della cancellazione dipendente dalla difficile riscossione
Sul quantum dello stralcio e sulla natura delle cartelle, al momento, ci si muove sul campo dei se. Infatti, è in arrivo il rimborso delle carte esattoriali ma insieme al saldo e stralcio. L’amministrazione finanziaria, probabilmente, starà lavorando alla classificazione delle cartelle in base alla riscuotibilità oggettiva. Il fine è quello di arrivare ad un cluster di cartelle i cui debitori sono in situazioni soggettivamente o oggettivamente (decessi, fallimenti, ecc.) impossibilitati a pagare. Il volume di questo cluster determinerà le caratteristiche della cancellazione: importo, anni di emissione ecc.
Diversa situazione, invece è il tema delle rate delle diverse rottamazioni, ormai, sospese da oltre un anno. L’ultima sospensione è stata solo un rinvio a breve del problema da affrontare. La realtà suggerisce che sarà difficile onorare tutte le scadenze alla fine delle sospensioni. Quale soluzione allora? Sarà probabile che assisteremo ad un nuovo rinvio, ma in attesa di una decisione strutturale. La più semplice, discussa già in Parlamento, riguarderebbe accodare le rate scadute allungando la scadenza. Esempio se la rottamazione finisce il 2023, si allungherà fino al 2025.
In arrivo il rimborso delle cartelle esattoriali insieme al saldo e stralcio
Che si debba gestire il saldo e stralcio è un dato di fatto, ma sulla natura e sull’importo ci sono ancora dei dubbi. Pertanto, il Lettore che nell’indecisione abbia pagato quella cartella che teneva nel cassetto e “sullo stomaco”, potrebbe aver perso l’occasione. O meglio, considerati i tempi, l’occasione è riferita all’impiego della liquidità, che sarebbe meglio detenerla nel portafoglio.
La ratio dell’intervento che troveremo nel Decreto Sostegno è proprio quella di non veder danneggiato il contribuente ignaro. Ovvero colui che in forza dell’intervento in parola avrebbe beneficiato della cancellazione.
Consiglio ai Lettori: attendere, però, prima di pagare nel dubbio. Infatti ci sarebbero due presupposti da rispettare:
- il rimborso da parte della riscossione potrà avvenire solo se il pagamento è avvenuto dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge. Su tale punto si discute sulla lesione del contribuente che in buona fede paga prima del Decreto;
- Il rimborso avverrà solo dopo che l’amministrazione finanziaria abbia accertato che non ci siano altre pendenze ancora riscuotibili. Non bisogna dimenticare che le debitorie in questione riguardano anni fino al 2015.
Cosa dovranno fare poi gli interessati? La Redazione lo descrive in un altro articolo, In arrivo il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, ecco cosa fare per farsi trovare pronti.