Davvero un bel problema quello dell’ingresso apparentemente abbastanza facile sui siti inappropriati del web. Ancora più incredibile, è leggere che siti del settore sarebbero sul podio dei più cliccati del Mondo. Pensiamo solo che, dati alla mano, un famoso sito conterebbe oltre 100 milioni di contatti al giorno. Con incrementi di audience del 20% in più ogni anno. Una vera e propria escalation di visite in questo sito, considerato oggi il numero 1 del settore al Mondo. La maggior parte dei Paesi più attenti ai contenuti, come l’Italia, sta cercando di adeguarsi con delle misure restrittive per gli ingressi dei minorenni. Cosa che diventa sempre abbastanza complicata, perché esistono molti modi di bypassare il problema. Anche per questo sono in arrivo dei sistemi di sicurezza sempre più efficaci.
L’Inghilterra capofila in Europa del nuovo progetto
Allo stato attuale, un minorenne che prova a entrare su un sito con tali contenuti, si trova semplicemente a dover confermare di avere 18 anni. Una risposta evasiva, che permetterebbe al sito di essere legalmente tutelato, senza controllare eventuali ingressi di minorenni. Un problema che si sarebbe verificato anche in tante scuole italiane, dove studenti particolarmente furbi avrebbero utilizzato aule e pc della scuola per accedere. Ecco, perché, l’Inghilterra si sta adoperando per provare a porre dei paletti più restrittivi a questi ingressi.
In arrivo finalmente dei sistemi di sicurezza ancora più efficaci per impedire ai nostri figli di entrare in siti inappropriati
Nella speranza che questo progetto che andremo a vedere faccia legislazione ovunque, vediamo di cosa si tratta. “On line Safety Bill” si chiama la legge che sta entrando in vigore nel Regno Unito per fermare il boom di ingressi in questi siti. Letteralmente “Legge sulla sicurezza online”.
Il primo provvedimento sarebbe quello di inserire la carta di identità sul sito al momento di entrare. Oppure, la patente o la carta di credito. Rispettando, ovviamente tutte le normative che tutelano la Privacy e il trattamento dei dati sensibili. Materia sempre in bilico e molto discussa. Rischiando però di trovarsi di fronte a ragazzini furbetti che potrebbero utilizzare i documenti dei genitori o dei fratelli maggiori, ecco un’altra idea. Starebbero arrivando dei sistemi di sicurezza che prevederebbero il selfie dell’utente, con un programma in grado di verificare l’età effettiva. Sistemi in stile CIA o FBI che potrebbero però tranquillizzare i genitori una volta per tutte.
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